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martedì 20 marzo 2012

Le Parti Arabe, una tecnica astrologica poco conosciuta e mal adoperata

Astrologi arabi al lavoro
Si potrebbe dire delle Parti Arabe quel che si diceva un tempo dell'araba fenice, "che ci sia ognun lo dice, dove sia nessun lo sa", tanti cioè ne parlano ma praticamente quasi nessuno le conosce e anche chi le conosce di solito non sa usarle.
Intanto veniamo alla loro origine che non è araba, come sembrerebbe dal nome, ma almeno egizio/ellenistica se non ancora più antica e  quindi precedente di vari secoli alla scuola araba, gli arabi ne facevano però larghissimo uso sia in astrologia genetliaca che oraria o elettiva, le consideravano una specie di utensile buono a tutti gli usi, e si chiamano parti arabe solo perchè è stata la scuola astrologica araba ad averle raccolte e tramandate fino a noi (ci sono purtroppo molte fonti tra cui Wikipedia e anche siti di astrologi piuttosto noti che continuano a parlare di origine araba, ma questo sta solo a confermare quanto detto sopra sull'essere le Parti Arabe poco conosciute e ancor meno frequentate...).
Deve essere chiaro che se non fosse stato per gli astrologi arabi molte anzi moltissime delle regole  e tradizioni astrologiche ellenistiche, e non solo le parti arabe, sarebbero sparite e dimenticate per sempre nella transizione da epoca ellenistitico/romana ai secoli bui del medio evo europeo; è solo grazie alla loro opera di raccolta, traduzione, copiatura e catalogazione di tutti i testi e frammenti di testi ellenistici dispersi nei vari paesi che possiamo oggi riprendere il filo del discorso astrologico classico, purtroppo andato interrotto alla fine del rinascimento a causa dell'avvento dell'illuminismo.
Morin de Villefranche
Il fatto che il loro nome evochi una nascita per mano di astrologi di scuola araba non ha certo favorito il loro uso presso gli astrologi europei, anche il famoso Morin de Villefranche, tanto per citarne uno a caso, faceva parte di quella schiera di studiosi che avevano in dispregio le parti arabe proprio perchè a loro parere niente di buono e utile per l'uomo europeo del rinascimento poteva venire dal mondo arabo e mussulmano...quando si dice una opinione scevra da pregiudizi...!
Di parti arabe ne parla per primo Manilio 2000 anni fa, poi Vettius Valens, Olimpiodoro, Tolomeo un secolo dopo assieme a Firmico Materno, tutti questi ben prima degli arabi, poi la scuola medioevale araba con Al-Biruni e che ne faceva collezione e si lamentava perchè il loro numero andava aumentando di giorno in giorno, Abraham Ben Ezra , poi ancora Guido Bonatti e infine  Lilly ecc. ecc.
Si deve dire che già al tempo di Al-Biruni non c'era molta chiarezza sull'argomento, autori i più diversi avevano dato nel tempo una loro interpretazione alquanto personale sul nome e sul significato di ciascuna parte, trascurando nel contempo di fare chiarezza sul come usare le parti dopo averle calcolate, figuriamoci quanto sia difficile venirne fuori oggi dopo che è passato un altro millennio...

Le parti arabe, un tempo chiamate anche Lotti o Sorti, non sono pianeti o altri corpi celesti nè punti di incrocio delle orbite degli stessi (come i nodi lunari) ma sono semplicemente dei punti sensibili posti sul cerchio zodiacale e derivano da un uso che potremmo definire numerologico o pitagorico dell'astrologia, la loro costruzione è peraltro facile ed immediata, peccato che l'interpretazione non lo sia altrettanto

Per calcolare una qualsiasi Parte si prendono i due pianeti che con il loro simbolismo identificano in qualche modo la Parte stessa, si calcolano le longitudini relative e sottraendo una dall'altra si trova il valore in gradi dell'arco che li divide, poi si somma questo arco alla longitudine di un punto di partenza o di lancio come viene a volte chiamato e che di solito è rappresentato dall'Asc , ma che può essere anche il MC o il Disc o una cuspide di una casa o un altro pianeta.
A questo punto avremo un totale e cioè una longitudine finale che identifica un punto ben definito sulla circonferenza zodiacale che chiameremo Parte.

la formula è :

 longA + longB - longC = longD

dove
A sta per punto di partenza
B è il pianeta base, di riferimento,  da cui si ricava l'uso o l'utilità della parte stessa
C è il pianeta che integra il significato di B (interferendo o collaborando a seconda della sua natura)
D sta per la parte araba trovata

La natura dei pianeti scelti come detto non è presa a caso ma dipende da ciò che si vuol fare con la parte in questione.

La parte più conosciuta è senza ombra di dubbio la Parte di Fortuna o Pars Fortunae e viene calcolata  prendendo in considerazione i tre punti principali di un tema astrologico, e cioè l'Ascendente e i due luminari Sole e Luna

Asc +Luna -Sole = Parte di Fortuna (carta diurna)

si deve fare una distinzione tra carta diurna e notturna in quanto, in ossequio alla teoria del Sect, cioè dell'attribuzione di forza ai pianeti a seconda che la loro posizione nel tema sia d'accordo o meno con la loro qualità di pianeti diurni o notturni, la posizione dei due luminari nella formula va invertita in caso di carta notturna ed ecco che la formula della Parte di Fortuna diventa:

Asc + Sole - Luna= Parte di Fortuna (carta notturna)

Tolomeo e Lilly con lui non lo facevano e ancora oggi si discute tra astrologi se sia il caso di invertire i luminari oppune usare la stessa formula sia in caso di carta diurna che notturna, una diatriba destinata credo a non esaurirsi mai, visto che le fonti da cui prende l'avvio sono antiche e arrivate a noi piene di errori di interpretazione e traduzione oltre che di omissioni.
La regola della inversione tra carta diurna e notturna non vale però per tutte le parti e bisogna stare molto attentia quale parte si sta usando per tenerne conto.

Le definizioni della Parte di Fortuna sono come detto molteplici, tante quante sono gli astrologi che ne hanno trattato nei loro libri, ma si può, per far prima e senza perdere di precisione,  dire che la parte di fortuna, essendo legata ai valori lunari di ciclicità e volubilità riguarda tutto ciò che il destino (o il cielo che dir si voglia) ha in serbo per il nativo in materia di acquisizioni, di beni materiali, successo e fortuna materiale in generale, a mio avviso si potrebbe chiamare molto meglio parte della prosperità e così si capirebbe meglio la sua natura molto materiale poco legata alla volontà o ai talenti del nativo e molto più legati al caso, al gioco del destino, fortune che con la stessa rapidità con cui vengono trovarte possono venire anche perse.
E' anche la parte che ci dice cosa capiterà al corpo fisico del soggetto, salute e malattie, e che lunghezza di vita lo aspetta.

Poichè la Parte di Fortuna prende come pianeta di riferimento la Luna viene anche chiamata, oggi come in passato, Ascendente Lunare, questo è il motivo per cui alcuni non invertono i luminari dato che in tal caso si verrebbe a perdere la predominanza della Luna nel calcolo della parte di fortuna.

La seconda parte più importante è la cosidetta Parte dello Spirito o anche Parte delle Cose da Fare
la sua formula è come quella della parte di fortuna ma a luminari invertiti, le due parti sono quindi simmetriche rispetto all'Asc, inoltre per coloro che usano la doppia formula per temi notturni e diurni, le due parti si scambiano il posto.
Alcuni autori la chiamano Parte Invisibile per accentuare il carattere spirituale e non materiale di ciò che viene acquisito.

La formula è:

Asc + Sole - Luna = Parte dello Spirito (invertire i luminari per carte notturne)

La interpretazione di questa parte, che è basata sul Sole come pianeta di riferimento, chiama in causa l'anima, lo spirito, la volontà del soggetto e dovrebbe quindi darci indicazioni di ciò che il soggetto ha nelle sue possibilità, quali obiettivi può raggiungere con le sue forze, con le sue capacità a prescindere quindi dall'aiuto o dagli ostacoli posti dal fato sulla sua strada, ma questa parte ci parla anche dell'anima del soggetto, della sua religiosità facendo così da contraltare al materialismo della Parte di Fortuna.

In definitiva le due parti appena viste sono come le due facce opposte della stessa moneta, si parla per entrambe di raggiungimento, di prestigio e posizione nel mondo ma ottenute in due maniere diverse, l'una in modo lunare, femminile, passivo che vede prevalere l'aleatorietà e l'altra in modo solare, maschile, attivo dove prevale invece la volontà.
Nei secoli la distanza tra questi due estremi nell'interpretazione è andata molto riducendosi ed è  difficile oggi fare una distinzione molto netta tra queste due parti arabe che già anticamente erano soggette a descrizioni ambigue e che si sovrapponevano in molti significati tanto da renderle a volte, per qualche autore, quasi indistinguibili l'una dall'altra.

Eclisse;Illustrazione di Al Biruni per un suo libro

Altre Parti, tra quelle usate più di frequente, sono le seguenti (dove Hn sta a significare la cuspide della casa n)

Parte di Morte 1                                           = Asc + H8 - Luna
Parte di Morte 2                                           = H8 + Saturno - Luna
Parte del matrimonio                                    = Asc+ Disc - Venere
Parte del matrimonio per un uomo               = Asc +Venere - Saturno
Parte del matrimonio per una donna             = Asc + Saturno - Venere
Parte del divorzio                                          = Asc + Disc - Marte
Parte delle operazioni chirurgiche                = Asc +Saturno - Marte
Parte dei viaggi                                             = Asc + H11 - H9
Parte dell'amicizia                                        = Asc +Mercurio - Luna
Parte della Vocazione                                   =MC + Luna - Sole

ma esistono, per chi ama le curiosità, anche delle parti dedicate a ortaggi, frutta e colture agricole in generale che venivano usate anticamente per fare previsioni sui raccolti.

eccone solo alcune :

Parte del Grano                                         = Asc + Giove - Sole
Parte delle Angurie e Meloni                    = Asc + Mercurio - Giove
Parte del Cotone                                       = Asc + Venere - Mercurio

A proposito della quantità di parte arabe disponibili va detto che negli ultimi anni sono state create molte parti arabe nuove che impiegano i pianeti scoperti in epoca moderna: Urano, Nettuno e Plutone.
Queste non sono le vere parti arabe della tradizione ellenistica e non devono essere confuse con queste, personalmente non le prendo nemmeno in considerazione dato che la loro efficacia non è suffragata nè , abbastanza ovviamente, dalla tradizione nè da studi basati su un numero sufficiente di dati statistici, e le parti arabe classiche sono già disponibili in tale numero da rendere superfluo l'impiego di parti nuove, sembra che il numero delle parti tramandatoci dagli arabi assommi a 97.
Come si usano le parti Arabe?
Prima di tutto diciamo che non essendo le parti arabe dei pianeti, non avendo cioè luce, non possono fare aspetto su altre parti del tema, in generale le parti arabe si comportano in maniera passiva, possono ricevere aspetti ma non darne, così come possono avere forza e dignità per posizione nelle case ma non possono trasferirla per ricezione.
Una parte che si trovi in casa angolare è molto forte, in casa cadente è molto debole.
Una parte che sia aspettata da un pianeta benefico è fortunata ma se il pianeta è malefico è sfortunata, se è in buon aspetto con i luminari è fortunata se in cattivo aspetto è sfortunata.
Gli antichi davano molto più valore alla congiunzione e opposizione che agli altri aspetti, ad ogni modo sono da tenere in considerazione solo gli aspetti maggiori, usare le parti arabe con aspetti non tolemaici (magari con settili, ottili o sesqui-quintili) è cosa abbastanza ridicola, per non dire un azzardo ingiustificato in qualsiai tipo di previsione astrologica.

Seconda considerazione da non trascurare mai è che in un tema di astrologia oraria il dispositore della parte araba, cioè il pianeta che governa il segno in cui si trova la parte, diventa il co-significante principale,  in parole povere se sto guardando la parte del matrimonio e la parte cade in Vergine allora  Mercurio sarà il significatore del matrimonio nel tema in oggetto, quindi il mio giudizio sarà basato prima sullo stato del pianeta (in questo esempio Mercurio) e poi su quello della parte.
In un tema di astrologia genetliaca invece questa maggior importanza del dispositore non esiste e la parte e il suo dispositore sono da tener in considerazione in egual misura.

Qualora la parte sia in aspetto con il pianeta suo dispositore allora la sua importanza è molto aumentata.
Se la parte è in aspetto con uno dei pianeti che sono usati nel calcolo della parte stessa anche in questo caso aumenta l'importanza della parte.
In fine se la parte è in aspetto con un pianeta che è sia il suo dispositore ed anche uno dei pianeti componenti la formula di calcolo allora la potenza della parte è massima.

Terza considerazione, le parti sono punti molto sensibili ai transiti specie di congiunzione e quindi sono particolarmente utili nelle previsioni astrologiche basate sul confronto del tema natale con carte temporali come quelle dei transiti,  Rivoluzioni Solari o direzioni primarie o secondarie.
Quarta considerazione, è meglio non fare previsioni di alcun tipo basandosi solo ed esclusivamente sulle parti arabe, esse servono per confronto e conforto, per illuminare una situazione altrimenti ingarbugliata od oscura, o per derimere una questione quando tutte le altre considerazioni portano ad una parità nel giudizio e allora la parte araba interessata può essere quel peso in più che privilegia uno dei due piatti della bilancia.
A questo proposito le parti, sempre se usate con giudizio, senza starfare, sono molto utili in astrologia oraria poichè permettono di modulare la domanda in modo da avere uno o più significatori aggiuntivi, e ciò può essere particolrmente utile nelle domande complesse in cui vi sono molte case coinvolte e i rispettivi significatori sono già in uso.
E' chiaro che il motivo per cui gli arabi ne facevano largo uso è proprio il fatto che a quel tempo era l'astrologia oraria ad essere usata per rispondere alla stragrande maggioranza dei quesiti che venivano posti agli astrologhi, le parti arabe sembrano costruite apposta per essere usate più in funzione di una domanda che per essere inserite in un tema natale.
Una cosa che non viene generalmente tenuta in considerazione è che in ogni tema eretto, esistono già tutte le parti, non siamo noi a crearle calcolandole ma esse sono già lì, noi dobbiamo quindi stare attenti a non farci fuorviare dalla loro presenza e dobbiamo prendere in considerazione solo quelle che ci servono in un dato momento e solo per lo scopo preciso per il quale viene consultato il tema.
In ogni tema natale è presente per esempio la parte di divorzio, anche nei temi di quelle persone che non sono sposate e non lo saranno mai...tanto per restare sull'esempio, la parte del divorzio così come quella del matrimonio possiamo trovarle nel tema di tutti i Papi e anche in quello di Madre Teresa di Calcutta, ma non credo potrebbero dirci molto a riguardo dei loro matrimoni o divorzi...

Prendendo in considerazione per esempio proprio la parte di matrimonio,  in un tema natale essa non ci dirà mai se il nativo si sposerà o meno, ma ci dirà qualcosa sulle sue aspettative e sugli effetti del matrimonio che farà "se" lo farà, per sapere qualcosa delle possibiltà di sposarsi o meno bisogna erigere un tema di oraria a fronte di una domanda formulata apposta e allora la posizione, aspetti ecc. ecc. della parte del matrimonio e del suo dispositore potranno aiutarci nel dare una risposta (sempre che la risposta non sia già chiara e leggibile a partire dai significatori generali della domanda, in tal caso è inutile andare a complicarsi la vita con la parte araba)
Come esempio di come e quanto a volte le parti possano essere illuminanti prendiamo il tema di una persona famosa come Marilyn Monroe.


Nel tema andiamo a guardare prima di tutto la casa 7a, che ci dirà come il soggetto si relaziona con gli altri.
La casa 7a in Acquario, segno d'aria estremamente volubile e soggetto a repentini cambiamenti di rotta,  ci parla quindi di atteggiamento non propriamente favorevole alla stabilità del matrimonio, si prediligono partner eccentrici o comunque estranei al proprio mondo, che portino novità e movimento nella propria vita.
Marylin col secondo marito Joe di Maggio
Urano e Saturno, governatori della 7a casa sono ripettivamente in 8a e 4a casa, ambedue peregrini e mal dignificati, Saturno è sì in casa angolare ma è retrogrado, Urano d'altra parte è di solito un segnale di  propensione alle separazioni, Saturno spesso significa partner più vecchio o comunque figure autorevoli, per quanto riguarda la loro lettura e interpretazione congiunta con la parte del matrimonio prenderemo in considerazione solo Saturno, governatore tradizionale dell'Aquario.
La Parte di matrimonio è a 27° del Toro in 10a casa, disposta quindi da Venere (che governa il MC) con cui però non ha aspetti, è poi in esaltazione della Luna con cui è in quadratura,  inoltre è  nel decano di Saturno con cui è in opposizione, è infine in quadratura per segno con Nettuno.
Inoltre, e la cosa non si può assolutamente trascurare, il punto di matrimonio è in congiunzione con la stella fissa Algol, da sempre considerata la stella più malefica di tutte.
Marylin col terzomarito  Artur Miller
 La quadratura della parte di matrimonio con Giove (governatore della 5a) e Luna (ambedue significatori generici della prole) in segno sterile parla anche della difficoltà o impossibilità di avere figli come ulteriore prova da superare (due aborti documentati e una gravidanza extrauterina, ma sembra che il numero reale degli aborti sia molto più alto, giustificato anche da una endometrosi di cui soffriva).

Venere dispositore della Parte del matrimonio è in casa cadente e sopratutto è in esilio in Ariete, mal messa quindi e ci parla di come ci sia stato un problema di poca affettività nei rapporti, non perchè non cercata ma solo perchè non trovata.

Venere è in sestile con Giove e Luna in 7a e mostra la fama e posizione sociale dei partner, ma non dimentichiamoci che Venere è anche il governatore della casa 10a, quella della carriera(vedi mio post su Marylin qui), e pertanto gli aspetti di Venere hanno valenza multipla a seconda del simbolismo preso in considerazione, dato che Giove e Luna sono i governatori della 8a (morte e sessualità oltre che politica)e 5a (amore) e della 12a (i segreti, le cose nascoste, le disgrazie) forse troviamo in quei sestili molto di più di quanto non stessimo cercando...


Direi che basta e avanza per giudicare questa parte in maniera negativa: matrimonio o matrimoni che hanno valore di conquista, di miglioramento della propria posizione sociale, poco amore e tanti lustrini, alla fine solo delusione, stanchezza e voglia di uscirne al più presto possibile.

Un breve cenno alle Parti di Fortuna e Spirito, che sono l'una in Ariete assieme a Venere in 9a casa e mostra ciò che Marylin ha tutto sommato ben trovato e cioè successo nel cinema (9a casa) ben aspettata da Giove, Nettuno e Sole; mentre l'altra parte è in Sagittario in cuspide di 5a e mostra , attraverso la mancanza di aspetti con il suo dispositore e l'opposizione al luminare che è la base per il suo calcolo (il sole), che i valori di 5a casa (l'amore, i figli) sono stati fortemente voluti e cercati ma non trovati.

Le parti arabe possono essere di aiuto in ogni tema ma vanno usate con cautela, facendo precedere sempre il giudizio o l'interpretazione dei pianeti e altri punti principali del tema, tenendo le parti arabe come elementi di supporto e chiarimento sempre utili ma non sempre indispensabili.