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martedì 28 dicembre 2021

Le suddivisioni dei segni zodiacali: Decani, Duodenaria, Dodecatemoria, Dwads, Armoniche, parte 2a


I tre (Re Magi) Astrologi
osservano la stella dell'avvento 

       Per leggere la 1a parte sui Decani cliccare qui.

SECONDA PARTE : I DODEKATEMORIA

Con un pò di ritardo termino questo argomento alquanto complesso e purtroppo poco conosciuto nel mondo dell'astrologia moderna. Dopo aver descritto nascita e sviluppo nei secoli dei Decani adesso tratterò dei Dodekatemoria che non sono altro che delle suddivisioni dei segni ancor più piccole dei Decani e che fino al 7°- 8° secolo furono usati da tutti i maggiori astrologi Romano-Ellenistici poi fino a tutto il periodo medievale anche dagli astrologi arabi e persiani e infine ancora oggi da tutti gli astrologi indiani (Jotish).

Terminologia

I termini Dodekatemorion (sing.) e Dodekatemoria (plur.) sono greci mentre i Romani usavano il termine Duodenaria e gli astrologi Indiani (Jotish) usavano e usano ancora oggi  il termine Dwad (abbreviazione di Dwadasamsa, ma il significato è per tutti lo stesso e cioè "la dodicesima parte".

Malgrado l'uso dei temini succitati faccia pensare ad una nascita di questa tecnica in epoca Ellenistica, l'uso delle dodicesime parti è ben più antico e le scoperte relative agli scavi archeologici della antica città di Uruk fatti nello scorso secolo indicano con una certa sicurezza che questa tecnica era in uso in epoca Babilonese almeno nel 5° o 6° secolo A.C.  dunque di poco posteriore alla datazione del primo Zodiaco, sempre di epoca Babilonese che è del 7° secolo A.C.

Anche in lingua Accadica il termine usato dai babilonesi "zittu", impresso sulle tavolette a caratteri cuneiformi trovate a Uruk,  significa "parte o divisione" e veniva sempre usato per indicare la divisione di un segno in dodici parti, e non la divisione dell'intero zodiaco in dodici segni.

Come si attribuiscono i segni alle dodicesime parti

Semplicemente ogni segno dello zodiaco viene diviso, oggi come ai tempi dei babilonesi, in 12 parti, i 30° diventano 12 sub-divisioni di 2°30' corrispondenti ciascuna ad uno dei 12 segni, mantenendo per la 1a parte il medesimo segno e procedendo nell'ordine naturale dello zodiaco fino al 30° grado del segno..

Nel segno dell'Ariete la prima sub-divisione, cioè il primo dodekatemorion, comincerà da 0° 00' fino a 2° 29' 59'' e sarà quindi assegnata all'Ariete mentre la parte seguente apparterrà al segno del Toro, poi i Gemelli e così via fino all'ultimo dodekatemorion dell'Ariete che apparterrà al segno dei Pesci.

Così proseguendo nel segno del Toro la prima parte appartiene al Toro e la seconda ai Gemelli, poi il Cancro e così via fino all'ultima parte che viene assegnata all'Ariete.

Ecco che ogni segno viene visto e usato come fosse uno zodiaco più piccolo e in totale avremo 12x12=144 parti ognuna corrispondente ad un segno zodiacale.

Un pianeta o asse che per esempio cade al 17° dell'Acquario è nel dodekatemorion assegnato al Leone e si dice quindi che appartiene al Leone dell'Acquario.

Qui sotto troverete una serie di tabelle con indicate tutte le dodicesime parti, chiamatele duodenaria o dodekatemoria come preferite, per tutti i segni dello zodiaco cominciando dall'Ariete.





Come usare le dodicesime parti 

Come potrete facilmente osservare non solo ogni segno inizia con la dodicesima parte dello stesso segno ma anche ogni Decano inizia con una dodicesima parte di segno uguale al decano.
Poichè ogni segno inizia anche con il Decano ad esso corrispondente ecco che i primi 2°30' saranno caratterizzati dall'avere segno, decano e dodicesima parte uguali.
Questa è una delle ragioni per cui molti se non la maggioranza degli astrologi continua ad usare i Decani cosiddetti Indiani, la simmetria perfetta che si ricava con l'uso di questi Decani e le dodicesime parti non è accessibile usando altri tipi di decani e per conto mio è una prova che sono nati assieme, del resto in epoca Ellenistica i contatti tra i mondi Greco, Arabo, Persiano e Indiano erano abbastanza frequenti e l'astrologia a quei tempi era praticata in tali parti del mondo con tecniche simili se non addirittura uguali.
D'altra parte sono millenni che gli astrologi sanno come i pianeti o angoli posizionati nei primi gradi di un segno siano più aderenti alle qualità del segno di quanto non lo siano nei gradi successivi.
Qui sotto trovate un grafico con l'illustrazione di quanto appena detto, si riferisce al segno dell'Ariete ma il principio vale per tutti i segni. 


Segno dell'Ariete con Decani e Dodekatemoria


Per fare un esempio chi ha il Sole nel 2° grado dell'Ariete avrà il Sole anche nel decano dell'Ariete e pure nel dodekatemorion dell'Ariete, potremmo anche definirlo un Sole tre volte arietino.
Chi invece ha il sole nel 29 grado dell'Ariete ha il Sole nel Decano del Sagittario e nel dodekatemorion dei Pesci il che spiega la grande differenza che può esserci tra due persone nate con il sole nello stesso segno ma in gradi diversi.
Questo fatto era ben chiaro agli antichi come si può dedurre leggendo la seguente traduzione da Marco Manilio, contemporaneo dell'imperatore Augusto e autore del più antico testo sull'astrologia arrivatoci completo dall'epoca Ellenistico-Romana.

"...si può pertanto nascere sotto il medesimo segno ed avere tuttavia costumi diversi ed opposte inclinazioni.....ciò è appunto dovuto al fatto che i vari segni mutano per effetto della loro divisione in diverse parti e poichè i dodekatemoria ne modificano l'influsso... per non errare nelle tua previsioni ricorda bene come maggiore sia l'influsso che viene esercitato quanto minore è la parte che lo esprime..." (Marco Manilio, Astronomicon, Libro II, trad. di Massimo Candellero.)  

Questo è uno dei modi con cui si possono usare le dodicesime parti, cioè modificare il senso dato dal segno zodiacale ad un pianeta o asse in base al segno del decano e della dodicesima parte combinati tra loro e va detto come molti se non tutti gli astrologi di epoca ellenistica contavano molto di più sul segno del dodekatemoria che non su quello del Decano e davano una grande importanza ai termini in cui cadeva la dodicesima parte di un pianeta.

In epoca ellenistica le dodicesime parti erano calcolate non solo per tutti i pianeti e luminari ma anche per gli assi principali, i nodi lunari e per la Parte di Fortuna, a questo punto gli astrologi si ritrovavano in pratica con un secondo tema natale molto diverso da quello radicale, un tema in cui  ogni punto importante era contraddistinto non più dal solo segno zodiacale natale ma anche dal segno zodiacale corrispondente alla dodicesima parte.
Facendo ancora l'esempio dell'individuo con il Sole al 17° dell'Acquario ecco che la nuova posizione del Sole sarà nel segno del Leone, ovunque questo si trovi nella carta natale. 
In questo modo il tema viene completamente ribaltato e diventa un tema nuovo, un tema che nella sua diversità può mostrare tutto ciò che il tema natale radicale non riesce a spiegare, è il tema nascosto che una volta trovato permette di scoprire la vera natura e il vero destino del soggetto in esame.
Ecco cosa ne pensavano alcuni famosi astrologi dell'epoca Ellenistica:

"...il metodo dei dodekatemoria è una necessità nei temi natali; ed io vi mostrerò alcuni dei loro significati astrologici in modo che chi vuole possa usarli non solo come una tecnica secondaria..."  (Rethorius l'Egiziano, Compendio Astrologico, Capitolo 18, mia trad. da Holden) 


"...poichè alcuni (astrologi) ritengono di poter trovare l'intera sostanza di una natività dalle dodicesime parti, e gli stessi fanno notare come qualsiasi cosa sia nascosta nella analisi (della natività) possa essere trovata attraverso l'uso dei dodekatemoria..." ( Firmicus Maternus, Matheseos, Libro II, cap. XIII, mia trad. da J.Bram)

Anche se oggi mi pare azzardato affermare che il tema creato con le dodicesime parti sia più importante del tema radicale  certamente può essere molto utile soprattutto in quei casi, come ribadito da Firmico Materno,  che si dimostrano refrattari ad una semplice lettura fatta con le normali tecniche di analisi astrologica.

Come calcolare la nuova posizione degli astri nelle dodicesime parti al grado

Però per poter avere questo secondo tema a nostra disposizione ci manca ancora qualcosa, e questo qualcosa è la esatta posizione dei pianeti e degli altri punti importanti in ogni segno.
Perchè se è vero che il 17° dell'acquario appartiene al Leone anche il 16° è del Leone e lo stesso vale per tutte le posizioni tra i 15° e i 17° 30', ma queste diverse posizioni nel segno natale determineranno una posizione diversa nel segno proprio del dodekatemorion e precisamente ogni 5' di un dodekatemorion corrisponde 1° del segno corrispondente, chi ha il sole a 16° Acquario è come se avesse il sole a 12° del Leone mentre chi lo ha a 17° Acquario è come se lo avesse a 24° Leone.
Solo conoscendo la longitudine esatta di ogni punto importante della nuova carta natale saremo in grado di fare una analisi astrologica completa che tenga conto degli aspetti tra i pianeti, posizione nelle case, posizione nei decani e termini, ecc. ecc.

Per conoscere la nuove posizione esatta si usa un semplice  sistema che è rimasto immutato nei millenni.

Si prende il grado esatto sessagesimale  (gradi e minuti primi) del pianeta o asse o parte o nodo e per prima cosa lo si trasforma in decimale.

I minuti vengono cioè divisi per 60 poi aggiunti ai gradi e la somma risultate viene moltiplicata per 12.
Il risultato è la distanza misurata in longitudine del punto preso in considerazione partendo dall'inizio del segno in cui si trova nella carta radicale.

Dividendo questo numero per 30 troveremo il nuovo segno in cui si trova il pianeta.

Per esempio se vogliamo trovare la nuova posizione di un pianeta che nella carta radix è 22° 18' del Toro il calcolo sarà il seguente:

18 : 60 = 0,3

0,3 + 22 = 22,3 

22,3 x 12 = 267,6

poichè ogni segno conta 30°

30 x 8 = 240
30 x 9 = 270 

contando i segni dal Toro troveremo che il nostro pianeta si trova ora nel 9°segno e cioè nel Capricorno al grado 27,6 dato che

267,6 - 240 = 27,6

volendo trovare i minuti primi corrispondenti al resto decimale bisogna ritrasformare quest'ultimo in gradi sessagesimali facendo l'inverso di quanto fatto sopra, pertanto :

0,6 x 60 = 36 minuti

Il Sole in questo esempio si troverà esattamente a 27° 36' nel Capricorno.

Esempio di calcolo e utilizzo delle dodicesime parti

Per capire meglio come si possono usare i dodekatemoria proviamo ad applicarli ad un tema di persona famosa, quello di Tiger Woods (qui la sua biografia).

Tiger Woods è il più famoso e probabilmente il più grande giocatore di golf degli ultimi 40 anni se non di sempre, per anni il numero uno della classifica nella categoria professionisti, dichiarato dalle riviste del settore come lo sportivo più pagato al mondo con oltre un miliardo di dollari guadagnati  tra premi e sponsorizzazioni.
Dal 2010 le sue fortune professionali e familiari hanno cominciato a girare e Tiger Woods si è ritrovato coinvolto in un incidente stradale, poi un improvviso divorzio dalla moglie, un arresto per guida in stato di ubriachezza ed una serie infinita di infortuni alle ginocchia e alla spina dorsale abbastanza gravi da costringerlo a diverse operazioni che lo hanno tolto dai campi da gioco per mesi e mesi e impedito così di continuare ad esercitare come in precedenza la sua supremazia su tutti gli altri giocatori.
Il culmine è stato l'incidente d'auto che all'inizio del 2021, quando aveva ormai ripreso a giocare, lo ha riportato in ospedale con così tante fratture alle gambe da far dire ai medici che sarebbe già stato un miracolo farlo tornare a camminare.
Uomo di assoluta e incrollabile determinazione già questo inizio di dicembre è apparso ad un torneo ufficiale, anche se di contorno, e pur zoppicando ancora leggermente ha terminato la sua gara facendo ricredere, almeno parzialmente, coloro che lo davano per finito senza alcuna speranza di recupero, anche perchè di solito a 46 anni un giocatore di golf oggi, a differenza di quanto poteva valere nel secolo scorso, non è più in grado di competere con i più giovani, e questo anche se in buona salute figuriamoci se poi non lo è.

Il tema qui sotto riportato contiene le posizioni natali all'interno e quelle dei dodekatemoria all'esterno  

Tiger Woods - tema natale all'interno
dodekatemoria all'esterno


Per fare le cose senza perderci nei dettagli della sua vita e della sua personalità vediamo per sommi capi solo alcune delle informazioni più significative che possiamo ricavare unendo l'analisi del tema natale a quella del tema nascosto ovvero delle dodicesime parti.

Intanto guardiamo al tema natale:

prendiamo i tre punti cardine del tema e cioè Sole, Ascendente e Luna e in più il MC per la carriera.

1) Sole in Capricorno in 4a casa
2) Luna in Sagittario in 4a casa
3) Asc in Vergine, Decano del Toro, termini di Marte
4) MC in Gemelli nei termini di Saturno

1) Azione e determinazione, tendenza ad emergere per primeggiare, il sole in 4a casa spiega soprattutto il suo fortissimo attaccamento al Padre e ai suoi insegnamenti, la 4a casa è quella del Padre e di ciò che viene tramandato di generazione in generazione, vedi mio post qui, non certo quella della Madre, come certi astrologi moderni vorrebbero far credere.
Il padre, ex-militare e sportivo, lo ha indirizzato da piccolissimo (già a due anni!) verso la carriera di golfista e gli ha insegnato a curare la forma fisica in maniera maniacale sottoponendolo fin da giovane allo stesso training con cui vengono addestrati i militari delle truppe speciali.
Il padre gli ha poi programmato la carriera fin dall'inizio, allenandolo e dandogli obiettivi sempre più prestigiosi da raggiungere, e lui ha sempre seguito i consigli del padre divenendo il campione che è.

2) Luna in Sagittario in 4a casa, bisogno di sentirsi apprezzato come padre e insegnante, ha indirizzato sia la figlia che il figlio alla carriera di golfista, quest'ultimo pare con buonissime prospettive, pur essendo ancora molto giovane,  ma lasciando entrambi molto più liberi di quanto non avesse fatto suo padre con lui, pur essendo per loro il modello da seguire (o inseguire...).

3) Asc in Vergine, Decano del Toro e Termini di Marte, precisione, freddezza, capacità di organizzarsi e cura maniacale dei dettagli, forte determinazione, costanza, prono ad incidenti e violenze.
La struttura fisica di Tiger Woods è atletica, misto mercurio-marte,  ma portata ai limiti, troppo sfruttata in giovane età e quindi tendente a cedere con il proseguire dell'attività sportiva.

4) Medio Cielo in Gemelli, qui si parla solo di professione e il segno dei Gemelli è molto adatto a quei tipi di atleti o sportivi che devono poter contare su sveltezza e abilità nel muovere mani, piedi e ...cervello.
Mercurio signore dei Gemelli è in Capricorno in 5a casa, serietà e dedizione nella casa dei giochi, dello show business (gli addetti ai lavori riconoscono che è stato proprio Tiger Woods con le sue vittorie a ripetizione a far diventare il golf uno sport seguito da milioni di spettatori anche non golfisti, con conseguente grande aumento dei ricavi per tutti) e delle passioni, in questi casi c'è piena aderenza tra lavoro e passione. 

Ultima considerazione circa la professione:
Marte è in 9a casa ma sufficientemente vicino al MC per poter essere considerato un pianeta vocazionale, cioè da tenere in considerazione nell'analisi della professione, Marte in Gemelli non fa che rinforzare quanto detto a proposito di una professione di atleta/sportivo con caratteristiche Mercuriali ma spirito altamente combattivo e competitivo (Marte nei suoi stessi termini).
La combinazione Mercurio/Marte è altamente efficace nel predire una carriera da atleta/sportivo.
Marte è però retrogrado e in casa cadente e per di più opposto alla Luna (in carta notturna la Luna è il luminare dominante) e non sarebbe di norma accettabile come pianeta vocazionale, resterebbe infatti il dubbio che un Marte così mal messo possa significare un percorso troppo faticoso, sfortunato e povero di soddisfazioni, da lasciar perdere subito.

Per quanto Marte e Mercurio siano in mutua ricezione tra loro e quindi si rinforzino almeno un pò, resta il fatto che sia l'uno che l'altro sono in segni non molto compatibili.

Un altra considerazione da fare è che anche il Sole è peregrino in un segno, il Capricorno, poco adatto al pieno compimento delle sue ambizioni a meno di aiuti concreti da parte di altri settori del cielo natale.
Come si dice in astrologia un pianeta fuori dal suo segno si comporta in maniera imprevedibile ed è più soggetto alla variabilità del fato, ha meno controllo sul resto del tema, ed è più subordinato ai pianeti messi meglio.
Sole e Saturno sono però anch'essi in mutua ricezione l'uno nel segno dell'altro e quindi anche qui abbiamo una remissione delle debolezze dovute alla peregrinità del Sole.
L'aspetto di quadratura con Giove però non è un buon segno, anche se come per Saturno, il Sole è in mutua ricezione anche con Giove.
L'angolarità del Sole è comunque indice di buona capacità realizzativa e di carattere volitivo.

Di tutti i pianeti della carta di Tiger Woods non ce n'è neanche uno in signoria o esaltazione (cosa molto rara in geniture importanti), tutti i pianeti possiedono poca o nessuna dignità essenziale o addirittura sono debilitati essenzialmente come Saturno e Venere entrambi in esilio.

Alla fine resta quindi la netta sensazione che la carta faccia intravvedere alcune possibilità di successo  ma allo stesso tempo manchino i presupposti per la piena realizzazione di quanto promesso, potrebbe essere la carta di uno dei tanti ottimi atleti che, pur arrivando a far parte del mondo professionistico, non riescono a diventare dei veri numeri uno e finiscono per restare alle soglie della vera fama, considerato che sappiamo come invece sia andata la storia e quanto sia durata, ecco che ci tocca chiederci, dove trovare i tasselli mancanti ad una descrizione più precisa della vita e della personalità di questo sportivo?

Tiger Woods

Prendiamo adesso in considerazione le dodicesime parti:

1) il Sole ha la sua dodicesima parte in 7a casa in Ariete nei Termini di Mercurio.
ecco confermare le caratteristiche di persona piena di talenti mercuriali, combattivo e competitivo, per niente disposto a perdere in nessun tipo di gara, e queste caratteristiche sono applicate alla casa 7a che è quella dei nemici, opponenti, rivali, concorrenti, nessuna altra casa potrebbe essere più adatta di questa se si fa di mestiere lo sportivo e ci si misura continuamente con gli altri.
Essendo positivamente congiunto al Giove natale ecco venire completamente neutralizzati i dubbi e le ipotesi negative portate dalla infausta quadratura Sole/Giove natali.
Ma non finisce qui, perchè il Sole in Ariete è nella sua esaltazione e in 7a casa è ancora angolare quindi perfettamente e completamente operativo in tutta la sua "solarità" anzi, una "solarità" maggiorata, tutti i dubbi che potevano esserci data la sua posizione nel tema natale sono superati.

2) La Luna ha la sua dodicesima parte in Leone in 12a casa, nei Termini di Marte.
Diciamo che non è una bella posizione, indica solitudine e tendenza ad agire in maniera nascosta, vale la pena ricordare come Tiger Woods sia sempre stato una persona solitaria e con poche amicizie, molto concentrato su se stesso e ben poco empatico nei confronti del prossimo.
Tiger ha divorziato dopo che tutta una serie innumerevole di storie con altre donne, tenute nascoste per anni, da sempre praticamente, saltò fuori all'improvviso e la moglie non volle più averlo in casa fino al divorzio (non credo sia stato un gran problema viste le tante case che possiede oltre al miliardo di dollari....) del resto con un Sole in 4a casa in Capricorno il minimo che ci si possa aspettare è che abbia qualche casa quà e là...
Luna in 12a casa mette anche in guardia da problemi a causa delle donne.
Considerata poi la presenza nella 12a casa delle disgrazie, nei termini di Marte c'è anche una indicazione delle innumerevoli volte che è dovuto ricorrere alle cure mediche per incidenti, oltre ad un passaggio in prigione a causa di arresto per guida in stato di ubriachezza.

3) l' Asc  ha la sua dodicesima parte congiunta al MC in Gemelli, nei termini di Saturno.
Qui l'attenzione è puntata sul comportamento e su quale settore della vita il soggetto si sente più a suo agio, dove crede sia meglio per lui vivere ed agire.
Beh non c'è da sbagliarsi, con l'Asc in 10a casa congiunto al MC Tiger Woods si sente nato per fare carriera e diventare famoso e si sente a suo agio solo in campo, allenandosi o partecipando ad una gara, il suo posto è il gradino più alto. tutto il resto passa in secondo piano.
Teniamo conto che l'Asc in 10a casa in Gemelli riporta ancora una volta in primo piano Mercurio e la sua mobilità e rapidità, nell'apprendere e nel fare, specie usando mani e piedi, ecco che l'importanza di Mercurio nella carriera si fa ancora più forte.
L'Asc in una carta natale significa poi anche il corpo, la salute e se la 12a parte è in 10casa indica una carriera percorsa ed un successo guadagnato con la propria fisicità, tipico di atleti e attori.
Però non dobbiamo dimenticare che l'Asc è anche indicativo del carattere e del modo di comportarsi e allora ricordiamoci che una caratteristica presente nelle persone con Asc Gemelli è la capacità di avere una seconda vita, o anche una terza, completamente staccata dalla prima, dato che i Gemelli sono in grado di modificare il loro approccio a seconda delle circostanze e di adattarsi senza problemi a stili di vita molto diversi.
Tiger ha vissuto una doppia vita al di fuori dal matrimonio per moltissimi anni, fin che un incidente non lo ha fatto scoprire, difficile trovare nella sua carta natale anche solo un accenno a tutto ciò a meno di non usare le dodicesime parti.
Infine l'Asc nei termini di Saturno fa intravvedere varie possibilità, una è che Saturno significhi preminenza e comando, una seconda che significhi ostacoli e cadute dopo il successo, un altra ancora che significhi problemi fisici, e infine Saturno come governatore della 5a casa non può che voler significare anche gioco e show business, ed ecco che con i dodekatemoria  i conti tornano ancora una volta.

4) il MC ha la sua dodicesima parte congiunta al Disc in Pesci nei termini di Marte.
Se il MC è al Disc vuol dire che carriera e fama sono da conquistare vincendo nemici e avversari, si ripete quanto già detto per il Sole in 7a, solo che qui dobbiamo mettere anche in conto che MC è nei termini di Marte e quindi viene messo in gioco tutto quanto è nella sua simbologia, compreso il fatto di essere il governatore proprio della casa 7a.
Ancora combattività, competitività, guai fisici ed incidenti...ma questo benedetto Marte onnipresente dove ha il suo dodekatemorion?
La dodicesima parte di Marte cade all'inizio del Capricorno in 4a casa, nei termini di Mercurio e in larga congiunzione con il Sole Natale.
Ricordate che più sopra si è parlato di Marte natale che non si trova così bene nel segno dei Gemelli? beh la dodicesima parte essendo in Capricorno adesso è in esaltazione ....mica male!
Ma giusto per dare un ultima breve occhiata ai pianeti già menzionati sopra, dove sta la dodicesima parte di Mercurio (governatore della 10a casa) ? ma guarda un pò... è in seconda casa quella dei soldi...in Scorpione sì, che ha Marte come signore (e chi glieli porta via i soldi...) nei sui stessi termini...

Cosa si vuole di più per evidenziare il legame che esiste tra Marte, Mercurio, con il Sole e i due angoli principali, ASC e MC.

La lettura delle dodicesime parti in questa carta, non così facile da analizzare altrimenti, ha aiutato a scovare le connessioni nascoste tra i pianeti principali, gli angoli e alcune case e darci delle informazioni così precise che la sola lettura del tema natale fatta con le tecniche usuali non avrebbe mai e poi mai potuto darci, abbiamo potuto rafforzare alcune letture e trascurarne altre ottenendo nel totale una lettura completa e più aderente alla realtà.

Non sempre questa tecnica risulta così tanto utile, dato che alcuni temi natali sono già chiari ed esplicativi già ad una prima occhiata, ma quando ci sono dubbi allora è il momento di sfoderare i dodekatemoria e servirci di questa tecnica così antica ma così preziosa da non poter più essere abbandonata una volta che la si è provata.

NOTA FINALE : LE ARMONICHE

nel titolo del post ho menzionato anche le armoniche ma l'ho fatto solo perchè alcuni, parlando a vanvera di cose che non conoscono, pensano che dodicesime parti e armoniche siano la stessa cosa
Così non è, sono due tecniche completamente differenti  e basta fare due conti per capirlo.
Le cosiddette carte armoniche si calcolano dividendo l'intero cerchio zodiacale per un numero a scelta variabile da 2 a 36, dove ogni numero corrisponde ad un aspetto angolare, e si ottengono posizioni dei pianeti assolutamente diverse da quelle calcolate dividendo ogni segno per 12.
Secondo i praticanti di questa tecnica si dovrebbero poter individuare quali pianeti sentono meglio le "vibrazioni" del numero scelto.
Nel caso di Tiger Woods nella carta armonica 12, corrispondente ad un aspetto angolare di 30°, il sole sarebbe nel segno del Cancro, Saturno in Ariete ecc.. ecc.. potete andare su questo sito per calcolare tutte le armoniche che volete, sono una invenzione moderna, e sinceramente per quanti sforzi io abbia fatto in passato non sono mai riuscito ad ottenere dal loro utilizzo alcuna informazione utile, ne sconsiglio l'uso ma se vi piace l'argomento New Age e vi piace parlare di "vibrazioni"....fate voi,  personalmente, a proposito di vibrazioni, la penso come il protagonista de "la grande Bellezza".

Anche sulle carte divisionali dell'astrologia Jotish purtroppo alcuni astrologi occidentali fanno grande confusione confondendole con le carte armoniche, per completezza e a scanso equivoci, sappiate che gli astrologi Indiani non usano carte armoniche ma le cosidette carte divisionali di cui la dwadasamsa (da cui l'abbreviazione occidentale Dwad) è la carta divisionale D-12, cioè quella che divide ogni segno in dodici parti e corrisponde al nostro calcolo dei Dodekatemoria.

Per la 1a parte di questo articolo (sui Decani)  cliccare qui 


mercoledì 25 marzo 2020

Le dimore Lunari in astrologia e il compleanno di Mina!


Mi è venuto in mente di dedicare un post alla nostra amatissima Mina mentre leggevo un articolo su un argomento poco trattato dagli astrologi moderni, e cioè le dimore lunari, in astrologia Vedica o Jotish si chiamano Nakshatra, e se avrete voglia di leggere fino in fondo il post capirete perchè la lettura di una particolare dimora lunare mi ha fatto subito pensare a quel mito dei giorni nostri che è Mina Mazzini, siccome è il suo compleanno ho deciso di abbinare le due cose e farle un augurio astrologico....Tanti Auguri Mina!!!

Non farò certo qui un altra biografia della artista, di sue biografie ne sono state scritte più di una (qui quella di Wikipedia) e si è comunque scritto su di lei così tanto e spesso a sproposito purtroppo che non voglio certo aggiungere anche queste mie righe a quelle di chi ha spesso usato il suo nome per farsi dei lettori a tutti i costi, il mio blog non è per gli amanti del gossip ma solo per gli appassionati di astrologia.

Questo articolo è semplicemente un atto di affetto e rispetto verso una persona unica e dalle qualità irraggiungibili, vorrei condividere con chi vorrà farlo quanto sia sorprendente vedere come questa personalità così originale possa, entro i limiti imposti dalla incompleta conoscenza del soggetto, essere delineata abbastanza ben chiaramente nel suo tema natale.

Mina Mazzini è una cremonese nata a Busto Arsizio il 25 Marzo del 1940 alle ore 15:00, il suo vero nome di battesimo è proprio Mina (non date retta ai poco informati che ancora si ostinano ad affibbiarle come primo nome quello di Anna Maria) ed è sì nata a Busto Arsizio ma solo per caso, visto che la sua mamma si trovava a passare da quelle parti proprio mentre la nostra Mina decideva di venire al mondo, dando un piccolo assaggio, ancora prima di nascere, del suo carattere, di quelli che "io faccio a modo mio, quando decido io".

Il suo tema natale è riportato qui sotto e ho deciso di modificare l'ora ufficiale di nascita (ore 15:00) anticipandola di qualche minuto per due motivi ben precisi.
In primo luogo non credo molto alle ore di nascita precise allo scoccare dell'ora o della mezz'ora, è molto più probabile che la nascita sia avvenuta un pò prima e l'ora sia stata arrotondata.
In secondo luogo tirando indietro le lancette di qualche minuto l'ASC si sposta quel tanto che basta per fargli cambiare la dimora lunare, così da far corrispondere perfettamente le definizioni della dimora alle caratteristiche della sua personalità. 
Avrei potuto anche pensare di posticipare l'ora di nascita ma in questo caso avrei avuto anche la Luna in una dimora con dei significati molto contrastanti con le caratteristiche salienti della vita di Mina.
La cosiddetta rettifica dell'ora di nascita con le dimore lunari è una tecnica molto usata in ambito astrologico Vedico, ed è un peccato che pochi astrologi occidentali la conoscano e la applichino, a volte consente di fare in brevissimo tempo delle rettifiche molto precise.

Poichè non voglio fare una analisi astrologica completa ma solo parziale che tocchi cioè i punti che mi interessa illustrare, citerò solo alcuni particolarità della carta natale.
Cominciamo con analizzare la posizione dei tre cardini della carta, e cioè Ascendente, Luna e Sole, secondo le regole dell'astrologia occidentale, poi illustrerò il tema basandomi sulle dimore lunari..

L'ASC è in Leone e ancora una volta si dimostra come sia il segno ascendente e non quello solare ad incidere maggiormente sulle  caratteristiche fisiche e caratteriali del soggetto.
Scommetto che la gente si chiedeva sempre prima di ogni sua apparizione in TV  "chissà come si sarà pettinata questa sera?" la sua chioma è sempre stata oggetto di curiosità e invidia, usata da i più noti hair stylists per innovative, creative, sorprendenti e sempre diverse acconciature, del resto se una i capelli, belli e tanti, li ha allora è bene che li adoperi nel migliore dei modi e nessuno meglio e più di un ascendente leone può andare fiero della sua capigliatura.


In quanto al modo di affrontare la vita, l'Asc Leone le ha donato il coraggio, la fierezza, la determinazione, la capacità di resistere sulle proprie posizioni e di ottenere alla fine quello che voleva, di essere lei sempre al volante, con ben chiari i propri obiettivi, attenta a proteggere chi le sta vicino e a rivoltarsi contro chi non la capisce e non la asseconda.

Ma il governatore dell'Asc cioè il Sole, signore del Leone, dove si trova nella carta natale? beh non potrebbe trovarsi in migliore posizione come segno zodiacale, è in Ariete infatti dove è in esaltazione e in triplicità, ma non altrettanto bene come casa astrologica, la casa 8a infatti è una casa difficile e ha tra i tanti suoi significati simbolici, tra cui la morte,  anche quello della seclusione, del ritiro, del non volersi mostrare.
Poichè il Sole nella casa indica il motivo dominante nella vita di ogni soggetto ecco che in questo caso si spiega bene la ritrosia di Mina, anzi la vera e propria insofferenza riguardo la popolarità, al doversi mostrare sul palco, a doversi difendere dalle frottole delle malelingue, al continuo sottrarsi ai fotografi e cronisti in cerca dello scoop.
C'è quindi una dicotomia enorme e non evitabile, tra casa e segno, con cui prima o dopo il soggetto ha dovuto fare i conti, da una parte il sole in ariete che scalpita e vorrebbe agire e soltanto agire, fare, ottenere, combattere, affrontare il mondo e vincerlo, e dall'altra il sole in 8a che va alla ricerca della tranquillità, che rifiuta lo stress inevitabile imposto dal sistema che governa il mondo della musica pop, così come rifiuta le regole e scelte imposte dagli altri, cercando un ritmo di lavoro e vita più adatti, tra le persone più care, lavorando solo nei modi e con le persone con cui si sente in sintonia .

Come conciliare queste due facce così diverse della stessa moneta? molti non ci sarebbero mai riusciti, ma la nostra Mina non possiede solo una grande voce ma anche un carattere molto forte e coraggioso, da vera ascendente Leone, e allora ecco che, nel 1976, al colmo della fama, la nostra cantante dai superpoteri vocali abbandona le scene, lascia l'Italia definitivamente e si ritira nella sua casa/rifugio/studio di registrazione/azienda  nel Canton Ticino.
Da lì continuerà, e lo sta facendo ancora oggi (e le auguriamo tutti di farlo ancora per tanti anni) a produrre canzoni, brani musicali vecchi e nuovi, sia come solista o accompagnata da altri cantanti e musicisti, se facciamo i conti da quell'ultima serata alla Bussola di Viareggio sono più di quaranta anni di musica e di successi uno dopo l'altro, senza mai più apparire in pubblico, un bel record mondiale senza dubbio, da Guinness dei primati ...

Per quanto riguarda la Luna la troviamo in Bilancia, segno di Aria, governato da Venere, distaccato e sopra le parti, simbolo di giustizia e accordo, di collaborazione, di equità richiesta e data, con la necessità quindi di dover conciliare l'aggressività arietina con la diplomazia della Bilancia, e il terreno di incontro quindi e non di scontro non può che essere la musica, ed è così che Mina dà vita a una serie di collaborazioni musicali con altri cantanti assolutamente unica nel suo genere, nessun altro/a artista della musica leggera è mai uscito con così tanti brani nati dall'unione del proprio lavoro con quello di colleghi, a volte solo giovani speranze all'inizio carriera.
Potere della Luna in Bilancia, che oltre ad essere il segno simbolo dell'accordarsi, è anche, essendo governato da Venere,  il segno tipico di chi vive e lavora nel campo dell'arte, della bellezza, dell'armonia, tutte simbologie proprie della Bilancia.

A questo punto una breve digressione su due pianeti che sono fondamentali in questa carta natale, e cioè Venere e Mercurio.
Lasciamo perdere la parte relativa agli affetti e parliamo di carriera, intanto vediamo che in questa carta il Medio Cielo è posto in Toro, che è un segno governato da Venere e notiamo che Venere è proprio nel suo stesso segno e anche congiunta al MC.
Non ci sono dunque dubbi sul fatto che la carriera, l'indipendenza e la fama di Mina sono caratterizzate dal Pianeta che simboleggia la bellezza, le arti e il piacere in generale.
Venere è congiunta ad Urano che ne fa un'artista fuori dalle righe, unica, nuova, inimitabile, inoltre Urano dona volontà di autodeterminazione, chi ha Urano dominante non sopporta di avere qualcuno dietro le spalle che dice fai questo o fai quello, "nessuno può dirmi cosa devo fare, io so da sola cosa è meglio per me" , messo al MC fa sì che sulla sua carriera nessuno può e deve interferire.

Un piccolo particolare, il segno del Toro simboleggia anche il denaro e non sono pochi i contabili, bancari, tesorieri, amministratori che hanno questo segno, o il suo governatore Venere, forti nel tema in 10a o 6a casa, e Mina se non avesse deciso di abbandonare la scuola dopo la 4a superiore sarebbe diventata una ragioniera.

Non dobbiamo trascurare però quanto dice Tolomeo a proposito di questo argomento e cioè che bisogna guardare quale dei tre pianeti personali veloci (Mercurio, Venere e Marte) è orientale al Sole, vicino e possibilmente non combusto.
Ecco che troviamo Mercurio orientale (si leva cioè al mattino prima del sole) e vicino al Sole ma senza essere combusto e quindi dovremmo avere anche Mercurio tra i pianeti di cui tener conto nell'analisi della carriera e del lavoro.

Mercurio significa velocità di pensiero, e di movimento, doti di comunicazione, abilità nell'usare le mani e i piedi, e porta verso occupazioni che ne sfruttino le caratteristiche.
E' tipico degli scrittori, giornalisti, intrattenitori, giocolieri, prestigiatori, ballerini, corrieri e telefonisti, un tempo anche delle dattilografe)
Per coloro che non lo sanno Mina ha fatto la giornalista scrivendo per diverse riviste e giornali (Noi, Liberal, La Stampa, Vanity Fair) dal 1993 al 2015, con diverse rubriche in cui ha riversato tutta la sua umanità, cultura e humor penetrante che contraddistinguono la sua personalità assolutamente inconfondibile.
E sempre a proposito di Mercurio significatore delle mani, le sue sono sempre state parte integrante del suo linguaggio musicale, nessuno le ha mai usate con la stessa grazia ed espressività, e infine chi non ricorda la sua prima apparizione a S.Remo con la canzone "Le mille bolle blu" quando scioccò la gente in teatro e a casa passandosi le dita sul labbro inferiore...bbbrrrrr.... la prima di tante trasgressioni in un mondo musicale, quello italiano, ancora ingessato se non proprio cadaverico....



DIMORE LUNARI

A questo punto parliamo un pò delle dimore lunari.
Chiamate dagli astrologi occidentali anche stazioni lunari esse sono parte della tradizione astrologica araba e indiana (chiamate Nakshatra) rappresentano i cicli lunari calcolati  tenendo presente che la luna compie una rivoluzione attorno alla terra in circa 28 giorni (media tra ciclo sinodico di circa 29 giorni e 12 ore e il ciclo siderale di circa 27 giorni e 7 ore) per cui dividendo 360° per 28 si ottengono 13° 20' che costituiscono l'ampiezza di ogni stazione misurata in gradi sull'eclittica.
Stanno alla base dei primi calendari che sono stati sempre calcolati, in tutte le parti del mondo, sui cicli della luna e non del sole come in tempi più moderni.
Diciamo subito che l'uso delle dimore lunari nella tradizione occidentale sopravvive solo nell'astrologia magica, che si occupa di fatture, talismani e amuleti, pochissimi sono gli astrologi che le usano per analizzare il tema natale.
Devo dire che anche io ho cercato di adoperarle nell'astrologia genetliaca ma la corrispondenza tra le definizioni e simbologie di ogni stazione con le caratteristiche dei soggetti analizzati era così episodica, casuale che dopo un pò ho deciso di abbandonare l'idea.
Mi sono ricreduto solo quando, studiando l'uso delle stelle fisse nell'astrologia tropicale, sono capitato su un testo che spiegava come le qualità di ogni dimora Lunare fosse stata ricavate dalle qualità delle stelle fisse che appartenevano nell'antichità a quella specifica zona del cielo e pertanto se si voleva trovare la corrispondenza tra dimore e stelle fisse, così come riportata nei testi, bisognava contare le dimore in maniera diversa, utilizzando lo zodiaco siderale e non più quello tropicale (vedi qui mio post sull'argomento) e utilizzando altresì le definizioni dell'astrologia vedica.
Non sto a farla lunga, può darsi che questo sia l'argomento di un prossimo post, per il momento dico solo che vale la pena dare sempre una occhiata a cosa dicono le stelle, anzi le dimore lunari, sui punti critici del tema e precisamente Luna e Ascendente.
Dico solo Luna e Ascendente perchè sono i punti della carta natale che individuano meglio la persona come individuo in quanto si muovono velocemente lungo l'eclittica rendendo ogni carta natale diversa dalle altre, bastano infatti pochi minuti per farli cambiare di dimora.

Nel nostro caso, il tema di Mina Mazzini, la Luna occupa la dimora Lunare n° 14 Citra (in hindi) mentre l'Ascendente occupa la dimora n°9 Asleza e le definizioni sono le seguenti (ne faccio solo un riassunto)

CITRA

questo Nakshatra ha come pianeta governatore della dimora Mercurio
occupa la parte terminale della costellazione della Vergine, dominata dalla stella Spica
il suo simbolo è una Perla
il suo animale sacro è una Tigre Femmina
il suo motto è "costruire con bellezza"
le sue caratteristiche sono principalmente:
-animo indomito e battagliero
-mente abile a costruire strategie, fare piani
-capacità di intrattenere, sedurre e convincere per mezzo della parola
-master di illusionismo e notevoli capacità artistiche in ogni campo
-emotivamente portata a vincere con lo charme

occupazioni preferite:

-giornalismo
-arte in genere (specie la musica)
-scrittura in genere
-cinema, TV
-architettura
-artigianato 
-interior e fashion design


sono stato subito conquistato dalla coincidenza, chiamiamola così, tra il simbolismo dato nel Nakshatra della tigre femmina con il nomignolo con cui era nota al tempo, e cioè la tigre di Cremona, poi il resto delle definizioni mi ha convinto del tutto che avevo messo la Luna nella dimora giusta


AZLESA

questo Nakshatra ha come pianeta governatore Marte
occupa la parte finale della costellazione dell'Hydra
il suo simbolo è il serpente
il suo animale sacro è il Gatto selvatico 
il suo motto è "controllare per proteggere"
le sue caratteristiche principali sono:
-intelligenza acuta
-non si fa influenzare facilmente dalle opinioni altrui
-diffidenza, riservatezza a volte scambiata per arroganza
-parlata persuasiva
-diventa facilmente irritabile sotto stress
-tendenza a soffocare chi sta vicino per eccesso di protezione

occupazioni favorite:

-scrittori
-avvocati
-insegnanti
-psico terapeuti
-speculatori in borsa
-imprenditori 


Nel totale direi che le definizioni si adattano abbastanza bene al soggetto di questa analisi astrologica, anche se, spero mi verrà perdonata la non aderenza al 100% visto che la valutazione è fatta sulla base di ciò che è pubblicato e che non è detto corrisponda sempre a verità (anzi...), io ho fatto il possibile per verificare.
Soprattutto vorrei far notare come le definizioni delle dimore lunari così come da astrologia vedica si integrano bene con quelle dell'astrologia occidentale e fanno pensare che non sarebbe poi male se gli astrologi delle due sponde unissero i loro sforzi per cercare un terreno comune di studio e applicazione delle due astrologie che, è abbastanza evidente, appartengono alla stessa matrice.



TANTI   AUGURI    MINA  !!!

Tigre in un dipinto indiano del XVIII secolo



venerdì 11 marzo 2016

Umberto Eco, astrologia di un grande personaggio


Sono stato estremamente colpito dalla morte di Umberto Eco, ho letto molti dei suoi libri e l'ho ammirato moltissimo come uomo di grande cultura rimasto di sua volontà fuori dagli schemi e dagli organigrammi pur essendo schierato senza tanti mimetismi,  ma a dir la verità l'idea di scrivere un post su questo personaggio mi è venuta solo nel momento in cui ho posato gli occhi su una delle tante foto apparse sui giornali dopo la sua recentissima scomparsa.
Era una foto che lo ritraeva in casa con alle spalle una serie di scaffali con centinaia e centinaia di libri ... sapevo che era un appassionato, quasi un adoratore, dell'oggetto libro, e poiché sono anche io, nel mio piccolo (ma molto piccolo), un collezionista di libri con cui ho riempito la mia di casa, non ho potuto resistere alla tentazione, alla comunissima curiosità se volete, di saperne di più su questa sua passione di una vita.
Ho così scoperto che possedeva più di 50.000 libri  tra cui varie migliaia di edizioni antiche, in-folio, edizioni rare se non uniche...
Non riuscivo a capire come avesse mai potuto tenere in casa tutti quei libri e alla fine sono capitato su questo video ed ecco spiegato come si fa a trasformare la propria casa in una biblioteca, una grande biblioteca, ben più vasta di tante biblioteche pubbliche di comuni grandi e piccoli in giro per l'Italia e forse non solo in Italia, 50.000 libri sono un numero enorme.
Umberto Eco davanti ad una piccolissima parte della sua biblioteca
Non sto a riscrivere la biografia di Umberto Eco (qui la bio di Wiki) visto che è stata riportata da tutti i giornali e televisioni d'Italia e del mondo, il personaggio era così famoso che non credo esista un paese sulla terra dove la notizia della sua morte non sia stata accolta dal dispiacere di non poter più contare sulle sue conoscenze enciclopediche e sul suo modo sì profondamente colto ma sempre leggero e divertito (oltre che estremamente divertente) di commentare i problemi seri e meno seri della società moderna.

Ho sempre considerato Umberto Eco non tanto, o non solo, un semiologo, comunicatore, scrittore, saggista, divulgatore, professore, amante della storia e cultura medioevale ma anche dei fumetti, ma soprattutto una specie guida e interprete del mondo moderno, uno dei pochi al mondo capace di districarsi tra le pazzie della società moderna  e darne una visione originale, utile ed efficace, da poter usare per capire e vivere meglio, era un intellettuale nel vero senso della parola, una persona cioè, parole sue, che cercava sempre di "vedere un senso dove saremmo tentati di vedere solo dei fatti."

Da un punto di vista astrologico molti hanno fatto negli anni una analisi del suo tema natale quasi come una ripicca nei suoi confronti visto che Umberto Eco era uno dei soci più famosi del CICAP, una specie di nemico, se così si può dire, dell'astrologia e di tutte le teorie che lui giudicava come superstizioni buone solo per i creduloni e che non potevano appartenere al suo modo, estremamente razionale, di catalogare e risolvere il sapere dell'uomo.
A me, come astrologo, la sua presa di distanza dall'astrologia è sempre dispiaciuta e così, nel tentativo di conciliare la mia ammirazione per il suo ingegno e il dispiacere per il suo appoggio al Cicap, ho finito col pensare che, forse, i veri personaggi coltivano e mostrano apposta qualche difetto più o meno esecrabile di cui noi, persone normali, possiamo con generosità perdonarli sentendoci per un breve momento e in quel contesto un pò migliori di loro...

Non farò una analisi completa del suo tema ma evidenzierò solo alcuni aspetti degni di nota, oltre alle indicazioni astrologiche relative alla sua morte.
Ho rettificato un po' alla buona l'ora di nascita spostandola dalle 18:30 (ora evidentemente arrotondata) alle 18:38, così da far cadere il MC nel 18° dell'ariete che è secondo la tradizione dei gradi Tebaici (o Tebani) un grado Regale.


Comincerò dicendo che la dominante del suo tema non può che essere rappresentata dal pianeta Urano.

Di solito i pianeti esterni moderni non rivestono in un tema natale la stessa importanza dei pianeti classici, sono pianeti che con la loro lentezza danno significati più legati alle vicende del mondo, delle nazioni, hanno cioè più a che fare con la collettività che con l'individualità, ma quando uno di loro è angolare e vicino agli assi e in aspetto (tolemaico) con i pianeti personali allora può diventare uno degli attori principali se non addirittura il primo attore.....
Qui Urano non è solo angolare ma anche strettamente congiunto al Medio Cielo, e domina il tema dall'alto del cielo per mezzo di ben otto aspetti che lo collegano con tutti gli altri astri eccetto Nettuno, cosa abbastanza rara anche quando si usano aspetti con orbite larghe secondo le regole dell'astrologia classica (qui un post sull'argomento), indiscutibilmente Urano è in questa carta un pianeta di primaria importanza.
Per ciò che riguarda questa analisi diciamo che in questa carta qualsiasi pianeta sia interessato da un transito o una direzione ecco che anche Urano, attraverso i suoi aspetti, viene coinvolto e partecipa all'evento.
Urano è il punto di sfogo del quadrato a T che coinvolge Plutone e la congiunzione Sole, Marte e Saturno, è anche punto di sfogo dell'opposizione Giove Venere e infine è parte del gran Trigono con Plutone e la congiunzione Luna/Mercurio.

Urano al MC segnala una persona con tratti assolutamente originali per ciò che riguarda la sua posizione nella società, qualcuno come pochi altri nella sua professione, un apportatore di novità e rivoluzioni nell'ambito del suo lavoro che lo faranno emergere senza possibilità di confronto con nessun' altro, in poche parole un originale e allo stesso tempo un innovatore.
Inoltre Urano è indice di continue piccole e grandi rivoluzioni nella carriera, cambiamenti improvvisi, nuove strade imboccate senza guardarsi indietro.

Naturalmente ci sono anche gli altri pianeti da considerare e val la pena premettere che Umberto Eco era uno dei tanti con il sole in Capricorno che assomigliano solo in parte agli stereotipi dell'astrologia segnosolare.
Non era burbero, serioso e autoritario, anzi, malgrado avesse ben tre pianeti personali in questo segno di terra era famoso per essere sì autorevole ma non autoritario, invece era fin dai tempi dell'università conosciuto e stimato proprio per il suo essere alla mano con qualsiasi persona lo avvicinasse, allievi, studenti, colleghi o semplici estranei, famoso il suo voler farsi dare del tu dai suoi studenti, si potrebbe dire che era amichevolmente autorevole, pur se schivo e restio a parlare di se stesso e della sua vita intima, del resto la casa 7a in Aquario è sempre indice di facilità nell'instaurare rapporti amichevoli con il prossimo ma anche di capacità di mantenere sempre un minimo di distanza.

Le caratteristiche capricorniane le troviamo nell'essere attaccato al suo lavoro, seriamente attaccato, non per sè ma per una certa etica del sapere, per cui chi sa deve fare in modo che anche gli altri fruiscano del suo sapere...sole e saturno sono in 6a casa, quella del servizio agli altri.
Certamente nessuno con sole e saturno in capricorno può esimersi dall'amare la carta stampata, il foglio scritto, la parola vergata nero su bianco...Saturno in sesta casa e co-governatore della stessa (la casa che significa il posto di lavoro) è il pianeta degli editori, stampatori, tipografi, cioè di tutti coloro che un tempo lavoravano con il piombo al servizio della "parola" scritta...Saturno inoltre descrive bene lo studioso che ama operare in solitudine, il ricercatore, il topo di biblioteca, colui che ama l'odore della carta e dell'inchiostro di stampa, e che non cambierebbe il suono, anzi la musica, emessa da una pagina di libro quando viene sfogliata nemmeno con un milione di e-books.

Ascendente in Leone, primo decano governato da Saturno, da qui la sua immagine pubblica un po' contraddittoria, era un primo attore ma non amava rimanere a lungo sotto le luci della ribalta, era divenuto un divo della saggistica e della narrativa, un intellettuale famoso come pochi, invitato come professore o conferenziere in ogni angolo del mondo ma preferiva molto di più mescolarsi tra i suoi allievi, tenere lezioni e trovarsi a chiacchierare in osteria...e poi chiudersi nel suo studio a lavorare negandosi a tutti, ricordatevi di Urano, non riuscirete mai a mettere una etichetta precisa a chi ha un Urano preminente nel tema...
E' infatti notevole la contraddizione tra il ricercatore solitario che passava le giornate a documentarsi e poi le nottate a scrivere i suoi saggi e il piacevole compagno di ore e ore passate con amici o colleghi a parlare o fare qualsiasi altra cosa gli garbasse al momento, poteva alternare stati di laboriosa solitudine ad altri di allegra socializzazione senza che questo lo turbasse minimamente...sapeva trovare una buona ragione per fare questo e quello...Urano in questa carta natale è veramente dappertutto, se poi teniamo conto del trigono con la Luna in Sagittario e Giove in Leone ecco che non è più possibile tirare conclusioni certe e ogni definizioni può allo stesso tempo essere giusta ma anche sbagliata...certo non era e non poteva essere un tipo dalle mezze misure.

La Luna in Sagittario indica di solito persone con la necessità assoluta di muoversi (pochi hanno viaggiato come lui in giro per il mondo) ed esprimersi liberamente e soprattutto, essendo in 5a casa, di poter "creare" liberamente, senza vincoli di tempo (non amava scrivere per giornali e riviste articoli che richiedessero per andare in stampa il completamento entro stretti termini temporali) e senza vincoli di soggetto; poteva andare da un saggio in cui analizzava del fenomeno di Mike Bongiorno ad un articolo sulla fenomenologia di internet o una dotta disquisizione sulle opere dimenticate di qualche oscuro, e sconosciuto ai più, studioso e monaco medievale e alla fine li faceva diventare argomenti della stessa importanza.
Il suo amore per l'indipendenza lo ha dimostrato fino all'ultimo quando, lo scorso anno decise di rompere con la casa editrice di sempre, che aveva deciso di farsi acquistare, anzi di vendersi, alla Mondadori, e di fondarne una nuova.
.....Urano al MC che non ama comandare ma nemmeno si fa comandare...

Giove in Leone è sempre un pò ipertrofico, esagerato, in tutte le sue manifestazioni, meno male che è abbastanza distante dall'Ascendente da condizionarlo solo fino ad un certo punto, è invece più vicino alla cuspide della 2a casa (le proprie attitudini, le risorse personali, oltre che le condizioni finanziarie). Consideriamo anche come questo Giove ipertrofico, con la sua posizione  faccia da bilanciamento all'azione atrofizzante di Saturno in Capricorno.

Non possiamo trascurare la congiunzione per antiscia di Sole e Luna (qui un post sull'argomento) significa che volontà e bisogni del soggetto sono in sintonia, ma non una sintonia monocolore e a volte maniacale come capita spesso quando sole e luna sono congiunti nello stesso segno ma una sintonia audace e movimentata, in continuo divenire alla ricerca fruttuosa di nuovi spunti e nuove aperture, Luna in 5a casa (la creatività) e Sole in 6a (il lavorare) dicono tutto senza bisogno di tante parole.
La conseguenza forse più evidente di questa antiscia è di costringere l'altrimenti duro Sole in Capricorno a subire l'influenza della Luna libertaria in Sagittario, ammorbidendo di molto le sue caratteristiche autoritarie.

L'ultima considerazione riguarda i nodi lunari (qui un post sull'argomento) che come spesso accade sono molto utili nel completare il tema natale, Nodo Nord in 9a casa, enfatizza l'importanza dell'istruzione superiore (anticamente questa casa significava la filosofia, l'astrologia e la religione) e dei lunghi viaggi nella vita del soggetto.
Nodo Sud in 3a casa, la lettura, e la scrittura, i libri, la comunicazione, come nodo sud rappresenta bene le energie, il tempo e i soldi spesi per mantenere la mania, del tutto seria peraltro, sia di scrivere libri che di possederli anche al di là del ragionevole, un buco nero impossibile da riempire...
Considerate le doti di Umberto Eco come comunicatore, divulgatore, saggista, scrittore e maestro internazionalmente conosciuto, e collezionista di libri, direi che l'asse 3a/9a casa come posizione dei nodi risulta essere estremamente adatta a sintetizzare la vita del soggetto.

Per il giorno della sua morte partiamo dalle solite considerazioni circa la necessità di controllare le possibilità di verificarsi dell'evento con almeno tre metodi di previsione astrologica, possibilmente partendo da quelli più ampi come periodo fino a quelli più precisi.
In ogni caso, a prescindere da quanti e quali sistemi si usino per una previsione astrologica, va sempre tenuto presente che niente può avvenire se non è promesso nella carta di nascita.

Cominciamo con il calcolo del signore del tempo, il chronocrator dei greci, valido nel giorno del decesso.
Secondo il metodo della Firdaria (qui un post sull'argomento), essendo la carta notturna si parte alla nascita con la Luna come primo signore e si ricomincia ancora con la Luna dopo il primo giro di 75 anni, il periodo attuale e cioè  dal 5 gennaio 2016 al 1 agosto 2017 è governato da Saturno come Signore della firdaria principale e ancora Saturno come Signore della firdaria secondaria.
A parte i soliti significati generici: responsabilità, restrizioni, difficoltà, ostacoli, Saturno in questa carta è anche il signore della casa 8a, quella della morte, e quindi porta senza equivoci anche questo simbolismo.
La firdaria precedente, che governava il periodo in cui gli fu diagnosticato il tumore al Pancreas che nel giro di due anni ne ha causato la morte, era sotto la signoria della Luna e Mercurio, entrambi governatori della 12a casa, quella delle disgrazie e degli ospedali.
Notare che il segno del Cancro, qui intercettato in 12a casa, in astrologia medica è significante del Pancreas (assieme al segno della Vergine).

Che Saturno sia coinvolto già dalla carta natale lo si vede dal fatto che secondo tradizione  Saturno deve essere qui considerato come il pianeta "anareta" (portatore di morte), dato il suo carattere di pianeta malefico e governatore della casa 8a (la morte), considerando poi la sua posizione in 6a casa (le malattie) congiunto a Marte e opposto a Plutone in Cancro sull'asse 6a casa/12a casa, malattie/ospedali diciamo che le promesse nella carta natale ci sono già.

Direzioni per arco solare al 19 2 2016
Trovato ciò che viene promesso dalla carta natale e dalla firdaria passiamo ad una tecnica più precisa e cioè quella delle direzioni per arco solare, cioè faremo muovere tutti i pianeti e le cuspidi della case dello stesso arco in gradi lungo l'eclittica pari allo spostamento del sole calcolato secondo la formula "un giorno per un anno di vita"
Nella tecnica delle direzioni per arco solare si usa calcolare la posizione del sole come per le progressioni secondarie (un giorno per ogni anno di vita calcolato con le effemeridi) ma poi a differenza delle progressioni che usano le effemeridi per spostare di un giorno per ogni anno anche tutti gli altri pianeti impiegando la velocità di spostamento relativa a ogni pianeta, qui tutti i pianeti vengono spostati in avanti dello stesso numero di gradi, e cioè quelli calcolati per il sole.
Questa tecnica è anche diversa dalle direzioni primarie classiche essendo calcolata sull'eclittica tenendo conto solo della longitudine dei pianeti, alcuni astrologi la considerano una tecnica spuria e non la usano ma è invece un sistema del tutto simbolico e non astronomico, portato in auge da Ebertin, tecnica piuttosto utile dato che senza tanti calcoli astronomici complicati e poco intuitivi riesce a dare egualmente una previsione molto precisa, ed è perfetta come tecnica per cercare rapidamente la conferma di ciò che era promesso dalla carta natale.

Come si può vedere dalla carta qui esposta, i pianeti diretti con arco solare per il giorno della morte di Umberto Eco sono nel cerchio esterno, vi sono un paio di posizioni altamente significative che non possono essere trascurate.

Innanzitutto Saturno che troviamo sia congiunto all'asse MC/IC che opposto alla Parte araba di morte (H8+Saturno-Luna, indicata con una croce), quindi abbiamo Marte diretto in quadratura al Sole, in trigono alla Luna e in congiunzione a Urano, quindi Plutone diretto che troviamo invece in opposizione a Urano e in sestile alla Luna; infine la cuspide della 4a casa (la fine delle cose) assieme alla Parte di morte diretti in congiunzione al Sole radix.

Direi che viene perfettamente mantenuta la promessa di Saturno vista all'inizio con l'aggiunta di un bel po' di altre posizioni negative piuttosto pesanti, va tenuto presente infatti che nelle direzioni anche gli aspetti favorevoli come trigoni e sestili sono indicatori di problemi se portano i raggi di pianeti malefici...

Infine consideriamo i transiti del giorno e dell'ora della morte di questo grande intellettuale, MIlano 19 Febbraio, ore 22:30.

Transiti al 19 2 2016

Si vede bene come Saturno (si comincia anche qui dalla promessa della carta natale e della firdaria) sia congiunto strettamente per transito alla Luna e quindi sia contemporaneamente in perfetto trigono con Urano (Saturno e Urano sono i governatori uno antico e l'altro moderno di casa 8a) e come Urano sia in transito sull'asse MC/IC e sulla parte di morte, infine Marte di transito in preciso sestile a Saturno natale.
Sempre gli stessi pianeti a mantenere le promesse iniziali, ripetendo situazioni simili di carta in carta.
Non serve nemmeno considerare la congiunzione Plutone con il Sole, abbastanza larga per questo pianeta extra lento, diciamo che sta come sottofondo.
Questo caso è abbastanza speciale da un punto di vista astrologico, di solito si trovano meno corrispondenze, ma proprio per questo è valido da un punto di vista didattico e dimostrativo, perché deve essere chiaro soprattutto un concetto che ho esposto già altre volte: solo una ripetizione di aspetti e posizioni simili tra più carte diverse può dare quella convergenza di significati indispensabile per arrivare ad una previsione, altrimenti avremo solo transiti che passano inosservati o rivoluzioni solari che non mantengono quanto dicono, con grande delusione di quanti si ostinano a usare solo un sistema di previsione (di solito il più semplice e cioè i transiti) ecc...ecc....

Sia nella carta di direzione che di transito sono stati considerati solo aspetti precisi, quasi esatti con orbita non  più grande di 1° circa, se si considerano aspetti più larghi come fanno molti, fino a 3 o 5 gradi allora si può dimostrare qualsiasi cosa con qualsiasi carta.

Concludo dicendo che spero solo che i familiari di Umberto Eco non siano lettori di almanacchi astrologici, perché se avessero aperto il libro con l'oroscopo dell'anno 2016 che ho fra le mie man (uno dei tanti pubblicati a ogni inizio anno e scritto da una vecchia volpe dell'astrologia della carta patinata e televisione) alla pagina di febbraio dedicata ai capricorno avrebbero letto e si sarebbero magari illusi leggendo, che nel mese di febbraio i nati nel segno "... avranno senz'altro buona energia, Marte sostiene il segno e anche Giove è ottimo...Piccole operazioni estetiche avranno successo....In generale l'ottimo aspetto dei pianeti non può che portare soddisfazione, c'è anche chi riesce finalmente a curare un problema che va avanti da anni....dal 20 le soluzioni sono più facili da trovare..." mah...per carità di patria preferisco non commentare ulteriormente, in fin dei conti a me è andata anche bene visto che in febbraio ho solo sofferto di una influenza neanche tanto forte...ma non è che gli oroscopari dediti all'astrologia segnosolare oltre che portare cattiva fama all'astrologia portano anche sfiga?...nel dubbio comincio a fare scongiuri...

venerdì 20 marzo 2015

Francesca Woodman e Vivian Maier, breve analisi astrologica comparativa di due famose fotografe americane, 2a parte


Vivian Maier
La seconda parte di questo post (qui la 1a parte) dedicato alla fotografia americana moderna tratta di una artista completamente fuori da qualsiasi schema, difficilmente inquadrabile in una qualsiasi categoria né come persona né come fotografa, Vivian Maier.
Vivian Maier è stata una grandissima fotografa, ma in incognito dato che  nell'ambiente della fotografia nessuno sapeva della sua esistenza, e nemmeno chi l'aveva frequentata  ogni giorno si era mai immaginato potesse possedere un talento e una prolificità come pochi altri fotografi, e sì che qualcosa avrebbe dovuto suggerire quel suo andarsene in giro sempre con la fotocamera a tracolla...
Vivian Maier nasce a New York in una famiglia di immigrati europei, madre francese e padre austriaco (qui la biografia purtroppo su Wikipedia esiste solo in inglese), ma la sua fanciullezza trascorre principalmente in Francia nel paese materno di Saint-Bonnet-en-Champsaur nelle Alpi Francesi, intervallata da vari viaggi da e per gli Stati Uniti.
Il padre è una figura un po' ambigua, quasi sempre assente, va e viene, lascia ad altre persone il posto di capo famiglia, è la madre la persona sempre presente anche se di lei si sa ben poco, la Maier non ne parla molto.
Da giovane viene a contatto con la famosa fotografa americana Jeanne Bertrand, amica di famiglia, che senza dubbio deve averle dato le prime sommarie nozioni di tecnica fotografica o forse solo aver fatto nascere in lei la curiosità per un arte così moderna e alla portata di tutti.
Non riceve una istruzione adeguata e nel 1951, di nuovo a New York, comincia a lavorare in uno "sweatshop" come era chiamato nell'ambiente del lavoro di allora qualsiasi posto dove si facevano e ancora oggi si fanno lavori faticosi e si suda per una paga da fame (le lavanderie sono un ottimo esempio), ma nel 1956 si sposta a Chicago e cambia lavoro, dedicandosi alla attività che le darà da vivere per i seguenti 40 anni e cioè la babysitter, la "tata" per famiglie abbienti.

Non lo fa perché le piacciano particolarmente i bambini degli altri, non lo fa perché le piaccia vivere in casa d'altri, lo fa perché non vuole rassegnarsi a passare la vita ad abbruttirsi in lavori degradanti e ha capito che quello della "tata" nelle famiglie con figli è l'unico lavoro che può permetterle di non consumare rapidamente il proprio fisico e avere tutto il tempo libero che le serve per coltivare la sua unica vera grande passione della sua vita, la fotografia.

Per 40 anni farà il bagno, preparerà le colazioni, vestirà e accompagnerà a scuola i bambini delle famiglie che la ospitano, ma non lo farà mai come una missione, ma solo come un lavoro.
Un lavoro come un altro e si prenderà molte libertà nel farlo, come farsi accompagnare da bambini ancora piccoli nelle sue scorribande per la città, portandoli senza timore nei quartieri più malfamati, o in altri posti ben poco raccomandabili a persone sensibili come ad esempio lo scalo ferroviario del mattatoio comunale, senza dubbio  bellissimo posto per scattare fotografie di crudo realismo ma non per passarci dei pomeriggi con bambini al seguito...

New York, periferia anni 50'
Non c'è da stupirsi se alcuni dei bambini che la ebbero come babysitter  la ricordano come una magica Mary Poppins di Chicago e oggi portano nella memoria le ore passate con lei come eccitanti e straordinari momenti di vita e altri  invece se la ricordano con un certo terrore e rivivono quelle stesse ore come momenti da incubo, a lei non interessavano le loro reazioni, erano solo dei pesi da portarsi in giro per la città, e spesso li lasciava da soli ad aspettarla in qualche vicolo per addentrarsi in posti abbandonati dove sperava di trovare soggetti buoni da fotografare.
 
Vivian Maier ha avuto una sola passione totalizzante ed è stata la fotografia, qui si potrebbe anche chiudere il discorso su di lei, il resto sono solo dettagli.
 
Durante la sua lunga vita Vivian Maier non si sposò e non ebbe alcuna relazione sentimentale, era un essere solitario, non faceva e non coltivava amicizie, aborriva il contatto fisico con qualsiasi appartenente alla metà maschile del genere umano...e se qualcuno tentava un contatto anche solo per aiutarla la risposta poteva essere anche brutale, un bel pugno in faccia...
Gli uomini a suo dire erano solo dei maniaci e da alcune parole lasciate sfuggire sembra che da piccola avesse subito delle molestie sessuali da parte di qualche persona adulta e che la cosa le avesse procurato una vera e propria avversione per tutto ciò che poteva assomigliare a una relazione fisica con un uomo.
In tutta la sua vita non ha mai indossato vestiti che potessero essere considerati un minimo femminili, secondo alcuni vestiva come una massaia moscovita ai tempi di Stalin, e il suo unico chiamiamolo così vezzo era di indossare sempre un qualche ridicolo cappello possibilmente con la tesa rialzata sulla fronte per non farsi ombra mentre scattava foto.

la Maier compare come "ombra" proiettata sul muro in basso a destra 
La mancanza di una figura paterna affidabile da poter usare come riferimento durante la fanciullezza, la mancanza di altri affetti durante la vita, pian piano ne evidenziano le difficoltà di carattere, la rendono sempre più spigolosa, intrattabile, inavvicinabile, introversa e incline a nascondersi, i suoi ultimi datori di lavoro ufficialmente conosciuti ancora si ricordano del giorno in cui dovettero chiederle di trovarsi un altra famiglia perché loro proprio non riuscivano più ad andarci d'accordo e sopportarne le stravaganze e cominciavano a temere per l'incolumità fisica e psichica dei loro figli...

La qualità che più ha contraddistinto la Maier è proprio l'essere stata sempre stravagante, fuori dall'ordinario in tutte le manifestazioni della sua esistenza, nessuna esclusa.
Probabilmente dire che era una persona stravagante è un po' poco, possedeva infatti una intera collezione di manie, era un piccolo compendio vivente di disturbi della personalità o quantomeno stranezze nel comportamento.

Aveva l'abitudine di uscire con un registratore portatile e di fare interviste alle persone per strada o nei negozi, supermercati, parchi, ecc.ecc. chiedendo agli sconosciuti il loro parere sui problemi del giorno, fossero le elezioni, la guerra in Vietnam o la causa femminista o un recente fatto di sangue in città.
Era socialista, femminista e anticlericale e secondo lei nessuno poteva esimersi dal sapere cosa stava succedendo nel mondo e avere una opinione in merito, e lei era lì per ricordarlo a tutti e per registrare a futura memoria le opinioni del suo prossimo.

Un'altra strana mania della nostra fotografa era quella di non dare mai il proprio nome e cognome a chi glielo chiedeva, nemmeno ai negozi dove mandava a sviluppare o stampare le sue foto, dava sempre nomi falsi storpiando il suo vero nome.
A 80 anni ancora parlava con un forte accento volutamente pseudo-francese, solo per non farsi conoscere del tutto, per sviare le tracce, perfino le persone che le avevano dato lavoro per anni sono rimaste sorprese nel sapere che era nata a New York e non emigrata già da grande.
 
Il disturbo più serio però di cui soffriva Vivian Maier è chiamata oggi sindrome da accumulatore seriale o compulsivo, un disturbo da lei contenuto sempre in limiti sopportabili, mai portato ad estremi livelli, ma pur sempre una indicazione di un disturbo psicologico di una certa rilevanza.

una parte delle carte conservate da Vivian Maier
 
Essere degli accumulatori seriali non impedisce però di essere degli artisti o dei geni nel proprio campo, anzi come dicono alcuni psicologi un disturbo ossessivo centrato sulla raccolta di informazioni non è altro che un modo per sfogare energia creative e ritrovarle più tardi in altra forma come prodotto artistico, come ha detto e scritto qualcuno "il mio disturbo ossessivo compulsivo ha peggiorato la mia vita ma migliorato il mio lavoro" .

Ed è così che un po' come Andy Warhol e le sue famose capsule del tempo o Stanley Kubrick e le sue 400 casse di documenti vari, Vivian Maier accumulava, in scatole e scatoloni,  nella sua stanza e poi in depositi affittati appositamente per questo scopo, oltre alle sue foto tutto ciò che la riguardava personalmente come abiti, cappelli, scarpe, e anche le registrazioni delle interviste, i filmini girati con la sua macchina da presa amatoriale, centinaia di manifesti elettorali, tutte le lettere e le ricevute e scontrini di una intera vita, a migliaia e tutti annotati; ma soprattutto centinaia e centinaia di giornali quotidiani che formavano vere montagne di carta e le lasciavano appena lo spazio per muoversi, causando anche problemi nella staticità della casa in cui viveva,  costringendo il proprietario a puntellare da sotto i pavimenti della sua stanza, incurvati dal peso eccessivo di quintali e quintali di carta stampata.
Non contenta delle innumerevoli pile di giornali accumulati in casa, aveva raccolto in decine di cartelle i ritagli di giornali che riportavano fatti di sangue, omicidi, stupri, violenze contro bambini o donne, come se avesse bisogno di essere continuamente rassicurata sul fatto di aver ragione nel considerare il mondo un posto pieno soltanto di violenza e morte, un posto da documentare ma non da vivere, in cui essere solo testimoni e mai dei partecipanti.
Era come se ad ogni ritaglio messo via lei potesse esclamare "..ve lo avevo detto io!...bisogna fare attenzione..!"
Infine, per chiudere la parentesi sulla sua ossessiva relazione con i giornali, da cui era morbosamente attratta, la Maier ha fotografato centinaia di giornali esposti nelle edicole, nei distributori di giornali, per terra, sui marciapiedi, nei cestini dei rifiuti, giornali nuovi, vecchi, ecc.. ecc.. se ne vedeva uno non poteva far a meno di immortalarlo su negativo, e il bello è che sono sempre scatti di assoluta qualità... 
 
Qualsiasi cosa tu dica non ti credo.......
La sindrome da accumulatore seriale è oggi presa molto seriamente dai medici che ne attribuiscono di solito l'origine a una grave mancanza di affetto da bambini o anche a episodi di violenza subita sempre da giovani.
Chi soffre di questa sindrome accumula oggetti per compensare l'affetto non avuto o avuto male, inizia a farlo come una sorta di terapia che se però prende il sopravvento, come a volte accade, diventa una vera e propria malattia...

Ma Vivian Maier a mio parere era soprattutto una accumulatrice di immagini e momenti della vita che la circondava, fotografava il mondo perché voleva tenerne memoria, a differenza di Francesca Woodman la Maier è stata una fotografa di istanti reali, lei non preparava scene da ritrarre per dimostrare una tesi, fotografava perché non si perdesse memoria di quel dato luogo, di quei soggetti che le avevano attirato l'attenzione in quel dato momento poichè "fotograficamente perfetti".
Ma io penso che conservare la memoria fotografica di quel momento e luogo, scelti perché perfetti, significasse per lei soprattutto la conferma di essere viva e presente al mondo, qualcosa che la faceva star bene.

Vivian Maier è stata una collezionista di istanti, di coincidenze di spazio e di tempo.


le quattro età dell'uomo (della donna) , titolo mio...

La foto qui sopra è un esempio perfetto dell'idea di come si può congelare un istante di vita dando alla foto una identità precisa, un significato, una estetica.
Il gruppo di figure forma  un quadrato quasi perfetto con la donna più giovane come centro focale della foto, ma ciò che conta è il movimento dato dal quadrato (di per sé la forma geometrica più statica che esista)  diviso in due triangoli di uguale grandezza (l'ipotenusa formata dalle teste dei due bimbi) ma di qualità diversa, in contrasto tra loro, poichè uno vivo e colorato e quello opposto semplicemente statico e scuro, questo contrasto crea movimento così come ulteriore movimento è generato dalle teste ognuna rivolta in una direzione diversa.
Poi c'è la contrapposizione tra il bimbo piangente e quello sorridente, la contrapposizione tra l'auto ferma sul lato sinistro della foto e quella in movimento sul lato destro, la metà superiore della foto con soggetti statici e la metà inferiore con soggetti in movimento.

Una ulteriore indagine ci permette di scoprire come i colori siano collegati in questa foto in una maniera assolutamente geniale anche se casuale e impossibile da replicare; ci sono solo tre linee di colore della foto che spiccano sullo sfondo scuro e neutro e sono:
1) la linea a  zig-zag che parte dall'angolo in basso a destra e sale verso l'angolo in alto a sinistra, formata dal bianco della striscia sull'asfalto, la chioma bianca della vecchietta, dal cofano della macchina a destra, dal marciapiede , dalla finestra e dal muro della casa sullo sfondo.
2) la semiellissi con il vertice volto verso il basso formata dal giallo delle tende dei negozi sullo sfondo, dalle strisce dei marciapiedi e dalla maglietta del bambino in braccio alla mamma.
3) la curva formata dal rosso del giubbotto del bambino, dal collo del vestito della donna, dalle labbra del bambino che piange, dai fanalini dell'auto a destra.

Le linee che collegano le macchie di colore si incrociano al centro della foto e danno alla foto una intensità e un movimento assolutamente straordinari, ma la pietra di volta e anche chiave di lettura di questa foto è dato dalla vecchietta che passa dietro il gruppo familiare...provate a toglierla e la foto muore, sia come estetica che come significato, è come se dicesse "....ciò che importa è che alla fine tutto finisce come me..."

Nella foto sono rappresentate le quattro età dell'uomo (o della donna) e se noi ne contiamo solo tre è perché ci dimentichiamo della fotografa, ed è esattamente quello che lei voleva....
La Maier non è come la Woodman, non appare se non negli autoritratti, non ci si chiede chi è a fotografare, perché la Maier è sempre un testimone freddo e neutrale, che registra il momento, non vi partecipa, fa di tutto per rimanerne fuori e non disturbare anche se alla fine uno non può non chiedersi chi sia l'autore o autrice di una foto così straordinaria...

Un angolo di ripresa più basso o più alto di un palmo, la foto scattata un solo secondo dopo o un secondo prima e questa foto non sarebbe più stata la stessa, questo è il segreto dei fotografi (pochissimi) dotati di occhio fotografico perfetto, che sanno cioè catturare l'istante perfetto, quello che arriva e poi in eterno non tornerà più... ma una volta che è dentro la pellicola, congelato, diventa un istante eterno...

Vivian Maier ha iniziato a fotografare seriamente più o meno quando nasceva Francesca Woodman  e dopo aver passato una vita intera a collezionarne istanti e a trasformarli in attimi di eternità, è morta all'età di 83 anni, nel 2009 a Chicago, per i postumi di una brutta caduta nel parco cittadino dove passava le giornate sulle panchine, ridotta in povertà e sola.
Ormai lei non sapeva più badare a se stessa, dopo la sua morte sono stati ritrovati assegni a suo nome rilasciati dalla assistenza sociale per un valore di diverse migliaia di dollari...mai riscossi...del resto lei non aveva mai badato troppo al denaro, il denaro che guadagnava le serviva solo per pagare pellicole e stampe...
Anche tutta la sua opera era rimasta chiusa in depositi affittati appositamente ma che ad un certo punto, mancando i pagamenti degli affitti, furono svuotati e il contenuto messo all'asta senza che la Maier ne fosse neppure informata, avevano un suo nome falso....

Le peripezie che hanno contraddistinto la scoperta del materiale e la sua pubblicazione dopo la morte della Maier sono ormai di dominio pubblico, al momento in cui scrivo è in corso una causa legale tra gli scopritori e ora proprietari del materiale fotografico e chi invece ne rivendica il Copyright...e non è una contesa da poco, ballano ormai i milioni di dollari perché la Maier è diventata famosissima dopo la morte e la sua opera è molto richiesta da gallerie di tutto il mondo.

Se la sua opera non fosse stata messa all'asta forse sarebbe andata distrutta o persa e non avremmo magari mai conosciuto un'artista di una qualità così straordinaria.

Vivian Maier ha lasciato al mondo un'opera ciclopica costituita da circa 150.000 foto, di cui molte sono solo in negativo ancora mai stampate e circa 2000 rullini di foto mai nemmeno sviluppate.

Sono circa un rullino al giorno, ogni giorno della settimana, ogni settimana dell'anno per circa 50 anni.....e nessuno aveva la minima idea di tutto questo lavoro di una intera vita...nessuno si era mai chiesto cosa mai se facesse quella strana babysitter di tutte le foto che scattava....

Nessuna delle foto scattate da Vivian Maier è mai stata esposta al pubblico prima della sua morte.

La Maier infatti ha mantenuto privato e nascosto il suo lavoro fino all'ultimo, non ha mai cercato di vendere o pubblicare i suoi lavori, per quanto da alcune delle sue lettere si può evincere che era pienamente consapevole del valore artistico della sua opera e che ne fosse anche orgogliosa, può darsi si fosse anche pentita di non aver mai osato cercare una approvazione esterna, ma lei era fatta così...

Vivian Maier è oggi etichettata dalla critica come una Street Photographer, una fotografa cioè che si occupa di documentare la condizione dell'uomo nella città, e che ciò che avvenga per strada o meno non importa, significa documentare il tessuto sociale e non l'architettura cittadina.
Ma a mio avviso Vivian Maier è una fotografa che non può essere inquadrata in nessuna categoria, la sua fotografia è molto più che una mera descrizione della vita della città e dei suoi occupanti, come ho detto sopra lei registrava tutto ciò che il suo occhio fotografico considerava interessante e unico, persone e cose in una particolare combinazione di spazio e tempo che rendono le sue foto attraenti, nostalgiche, toccanti, espressive al massimo specie quelle in bianco e nero.
I soggetti possono essere suddivisi principalmente in autoritratti, la sua ombra, bambini, persone, accattoni, folla, architettura urbana, giornali, cestini, paesaggi e per ogni categoria ci sono migliaia e migliaia di foto.... 
un autoritratto "preso... al volo"
Gli autoritratti  comprendono tutte le possibili ed immaginabili varianti di ciò che può essere definito un autoritratto indiretto, eseguito cioè puntando l'obiettivo verso una superficie riflettente e non verso se stessi.
Specchi di ogni dimensione, vetrine di negozi, coprimozzi di ruote d'automobile, vassoi, lastre di metallo, ecc... ecc... tutto ciò che è in grado di riflettere le immagini è stato usato dalla nostra fotografa per riprendersi con la macchina fotografica al collo, di solito guardando nel mirino della sua fidata Rolleiflex 6x6...
Per finire il discorso fatto più sopra, ogni suo autoritratto preso al volo è una sorta di firma posta nel mezzo del rullino, come dire "...sono io, sono Vivian Maier, queste foto sono mie, questa città è la città dove vivo anche io, questo è il tempo in cui vivo anche io..."
In definitiva si potrebbe dire "....fotografo (me stessa) e dunque sono...." 
Una variante è la serie delle foto della sua ombra, prese sempre in esterno,  con l'aggiunta nella foto di qualche elemento estraneo all'ombra, a volte  per rendere la foto più significativa altre invece solo per bilanciare le masse chiare e scure e migliorare l'estetica.
La foto esposta più sopra con l'ombra della Maier proiettata sul muro di un palazzo dall'altra parte della strada è un esempio di queste foto con in più qualcosa di drammatico, di misterioso, che dona a questa foto una atmosfera assolutamente unica e leggermente inquietante, l'ombra della Maier sembra quella di una sentinella o guardiano che veglia (o spia) sul quartiere.  
Non a caso quando qualche estraneo le chiedeva cosa facesse come lavoro lei non menzionava mai il lavoro di babysitter ma rispondeva sempre "...sono una specie di spia..."
 
La foto qui sotto invece è una foto della sua ombra con all'interno un suo autoritratto, ed è una immagine altamente toccante, tragica nel suo significato forse voluto e forse nò, probabilmente frutto solo del suo inconscio al comando come sempre quando si parla di prodotto artistico, non sappiamo se la scelta è stata consapevole o meno ma la sfera metallica o di vetro con la sua immagine molto piccola riflessa all'interno è posta in posizione fortemente simbolica, come fosse un utero artificiale, e la foto sembra voler dire a chi guarda "...tutto ciò che posso (voglio?) creare sono altre me stesse, che creano altre me stesse, che creano...." , e poichè solo lei guardava le sue stesse foto questa foto in particolare è come un corto circuito, è una foto che può anche risultare disturbante, dopo tutto è una confessione di una realtà intima al massimo grado, ma proprio per questo è rivelatrice di un disagio esistenziale che la farà vivere ai margini della società ma allo stesso tempo la porterà ai vertici della sua arte.


autoritratto con ombra
La Maier fotografava anche edifici cittadini ma di solito come sfondo o come panorama urbano, bellissime alcune sue foto di New York prese dall'alto, ma quando vedeva un muro o una struttura artificiale  lo riprendeva  senza esitazione con un occhio così fotograficamente perfetto da lasciare a bocca aperta, qui sotto una foto di un angolo di New York, con la contrapposizione fortissima dei sei esili paletti stradali che si alzano dal suolo e dell'enorme piede di sostegno della sopraelevata che scende invece dall'alto, il tutto reso "fotografico" dalla presenza di due figure umane immobili, anch'esse come pali, e che danno contemporaneamente una scala di lettura, una profondità e una prospettiva all'immagine, la bilanciano nella suddivisione delle masse chiare e scure e rendono la foto inquietante e potente allo stesso tempo.
Notare anche la contrapposizione tra le righe bianche orizzontali e la verticalità di tutti gli altri elementi. 
 


Ma passiamo alla sua carta natale, anche per la Maier  i pianeti sono posizionati solo nei segni zodiacali dato che non sappiamo l'ora di nascita della nostra fotografa, ed è un peccato ma vedremo di fare comunque senza della domificazione anche se il discorso sarà un po' generico così come è stato per la Woodman nella prima parte di questo articolo.
La carta sembrerebbe ad una occhiata frettolosa abbastanza semplice dato che è formata solo da tre sestili, due trigoni, due quadrature, due opposizioni e due antiscie, con un gruppo di quattro pianeti in congiunzione multipla in un unico segno, ma le cose non sono così semplici come sembrano.
 
Vivian Maier, tema eretto per le ore 12:00
 
Sole e stellium in Acquario mettono subito in evidenza come i segni e i pianeti importanti nei temi natali dei fotografi siano un po' sempre gli stessi e cioè, Aquario, Vergine, Gemelli, Toro, Urano, Nettuno, Saturno, Mercurio, Venere, Marte.
 
In questo tema l'Acquario è molto importante in quanto la presenza allo stellium con i pianeti personali è piuttosto significativo e fa sentire meno la non conoscenza del segno Ascendente.
Il Sole in Aquario è in suo esilio, l'individualità è al servizio del prossimo, la vita degli altri è considerata più interessante, il mondo esterno è sia la casa che palcoscenico del soggetto, l'acquariano è sempre un "freddo" aiutante, dona la sua saggezza, la sua cultura, la sua arte o la sua mano d'opera in mancanza d'altro,  ma è sempre un po' distaccato, con scarsa empatia visto che, malgrado la speranzosa fiducia dei seguaci della New Age nell'arrivo di una età meravigliosa, l'Acquario è segno di aria e governato in prima battuta da Saturno, quindi ciò che fa è sempre un atto più calcolato e dovuto che non sentito.
 
Se poi la Luna del soggetto è peregrina nel freddo segno di terra della Vergine allora ecco che si capisce un bel po' della nostra fotografa che sente il bisogno soprattutto di mettere ordine, catalogare, organizzare, raccogliere tutto ciò con cui entra in contatto, per non perderlo e non perdersi...che non si affanna troppo al pensiero dei pargoli a lei affidati ma si preoccupa molto di più di ciò che ha sottomano da fotografare, anzi da congelare nelle sue pellicole fotografiche.
Uno degli aneddoti che meglio illustra la freddezza della Maier è quello in cui la madre di uno dei bambini affidati alla fotografa viene avvertita che suo figlio è stato investito davanti casa da una automobile, corre a casa in fretta e furia e trova un mucchio di persone in crocchio attorno al bambino steso sull'asfalto con la "tata" che  si aggira intorno alla piccola folla, l'occhio incollato alla macchina fotografica in cerca di una buona inquadratura.
 
Qualcuno si chiederà " ma come?.... il segno dell'Acquario così pronto ad immolarsi per il prossimo, a mettersi al servizio della società e poi il segno della Vergine così dedicato al servizio degli altri, al lavoro, al dovere, alla cura meticolosa nel proprio lavoro, che predispone le infermiere e i medici, che fa i buoni domestici e le persone di servizio in generale....come può questa accoppiata dare questi risultati??"
 
Beh...basta ricordarsi che il vero lavoro della Maier non era fare la babysitter ma la fotografa e quindi tutta la cura meticolosa, l'ordine, la dedizione al lavoro erano appunto dedicati allo scattare foto, lei si sentiva al servizio della società quando scattava foto non quando faceva la babysitter...
La Luna in Vergine le faceva preferire quelle famiglie dove, oltre ad un salario sicuro anche se modesto, vi fosse ordine e cura della casa e lei potesse fruire di una camera con servizi tutta per lei in modo da poter contare su un deposito sicuro e affidabile  per le sue foto e i suoi giornali... ecc... ecc...
 
La Maier ha ben quattro pianeti personali in segno d'aria (Acquario) e uno dei tre rimanenti in segno di terra, gli altri pianeti in segni d'acqua e fuoco sono quasi tutti generazionali e quindi non riescono a compensare questa preponderanza d'aria e terra nel tema. 
Mi chiedo spesso come si possa analizzare il tema di una persona senza fare una analisi anche breve della natura dei segni occupati dai pianeti personali.
 
Il Sole è come detto disposto principalmente da Saturno e secondariamente da Urano, da una parte il pianeta della serietà e responsabilità, delle tradizioni, della riservatezza e freddezza nei rapporti con gli altri, dall'altra parte il pianeta della originalità, della novità, a cui piace agire sempre fuori dai canoni stabiliti, eccentrico e non disposto a cambiare facilmente idea se pensa di aver ragione, entrambi si intravedono abbastanza chiaramente nella vita della Maier.
Saturno è nello Scorpione e ha qualità di controllo e investigazione molto marcate.
Urano è in Pesci opposto alla Luna e vedremo poi come questa posizione sia abbastanza difficile.
Il Sole è quindi sotto l'influenza di questo segno d'aria così diverso da tutti gli altri, così rivoluzionario in natura, soprattutto così indipendente da non amare lavori abitudinari con eccessive limitazioni e regole di comportamento...il Sole in Acquario è anche tipico di chi non sopporta troppo i legami famigliari e preferisce una vita vissuta all'esterno, magari da solo e non legato da rapporti troppo stretti e vincolanti.
Sole e Luna sono in segni disgiunti e pertanto non comunicano in alcun modo, e ciò può riferirsi senz'altro all'assenza del padre e alla mancanza di rapporti tra i genitori, ma è anche un segno di squilibrio tra la volontà e i bisogni del soggetto, il sole vuole la libertà di vivere in maniera originale mentre la luna ha bisogno di vivere nella certezza di una esistenza stabile e ben programmata.
 
Per non perdere la sua sicurezza la Maier non si è mai lanciata nel mondo del giornalismo e del reportage, niente studio fotografico, niente lavoro indipendente,  niente fama e notorietà ma tutto sommato l'Acquario riesce a vivere anche nell'isolamento o nell'ombra e poi il frutto del suo lavoro assolutamente originale non è andato affatto perduto e anche se postuma il suo nome ha acquistato una notorietà di primo livello...
La Luna e Urano opposti tra loro li ritroviamo nella fotografia riprodotta più sopra come "ombra con autoritratto", a parer mio nessuna parola può esprimere meglio di questa foto la combinazione di questi due elementi Urano (l'artificiale, il nuovo) e la Luna (la fertilità, la gravidanza) in opposizione (negazione) tra loro.
Luna in aspetto negativo con Urano dà carattere imprevedibile, eccentrico predisposto a problemi nervosi, ma regala spesso grande talento e capacità intellettive fuori dalla norma e non facilmente accettati.
La Luna è disposta da Mercurio, il mercurio virginale che bada ai particolari più minuti, che si perde nell'enumerazione meticolosa e la raccolta di tutte le informazioni possibili sullo stesso argomento, che per guardare con troppa cura al singolo albero finisce per non vedere la foresta, che per voler conoscere come è fatto ogni singolo ingranaggio non riesce a capire perché e come funziona la macchina che ha fra le mani...
Mercurio è congiunto a Giove e anche, per antiscia a Saturno, e inoltre congiunto al Sole e  quindi combusto.
Mercurio afflitto dalla combustione con il sole dà una intelligenza speciale, spesso non riconosciuta se non tardivamente (vedi qui mio post su Einstein) e un modo di comunicare speciale tutto suo, mentre la congiunzione con Giove ipertrofico e Saturno restrittivo porta mercurio a esagerare (150000 foto quando una foto costava e come...!) e allo stesso tempo a restare defilato e non mostrarsi, le stesse 150000 foto rimaste chiuse in scatole fino alla sua morte...
Ma la doppia congiunzione di Mercurio con i due giganti fa anche si che il soggetto non ami perdersi in chiacchere su argomenti di poco conto, ma preferisca comunicare con serietà e responsabilità sia nella forma che nel contenuto, e le immagini di una intera vita sono lì a dimostrare come la Maier non abbia sprecato nè tempo nè pellicola fotografica per ottenere immagini banali senza importanza, come le tipiche fotografie da turista o da fotografo della domenica.

Luna e Giove sono entrambi in segni sterili assieme a Venere, la Luna opposta a Urano e Giove è congiunto a Saturno per antiscia, anche se non abbiamo i governatori di casa 5a e 11a (i figli del soggetto e del partner) possiamo dire che secondo l'astrologia classica c'erano poche probabilità di concepire dei figli.
L'altra opposizione è tra Venere e Nettuno, due pianeti di solito amici ma che in questa carta non vanno d'accordo e descrivono una situazione di impossibilità a coniugare fantasia e affettività, visione e sensibilità artistica, non dimentichiamoci che Nettuno è il pianeta che di solito viene associato alla Fotografia in generale, dato che simboleggia la chimica e non c'è dubbio che i processi di sviluppo e stampa di una foto (con le immagini che appaiono a poco a poco sul negativo o sulla carta) sono operazioni esattamente riflesse nei significati di Nettuno.
Questa opposizione porta allora al realismo, al documentarismo, alla Street Photografy, la creatività è bloccata a livello del "qui e ora" , niente visioni o fantasie personali messe in bianco e nero alla Woodman, niente fotoritocchi, solo la realtà nuda e cruda, anche se resa esteticamente molto valida da una tecnica superlativa.

La foto qui accanto è un esempio della fotografia della Maier ma anche un modo per entrare nel suo tema natale.
Soggetto, inquadratura, luci... tutto è estremamente formale, perfetto in ogni dettaglio come richiede la Luna in Vergine,  le donne sembrano delle marionette, immobili, come appese alle linee scure simili a corde sul muro,  il punto focale della foto, costituito dalla prima figura di donna, è perfettamente centrale ma ciò è reso possibile solo perché c'è la sua stessa ombra a far da contrappeso e riportare in simmetria il gruppo di donne, le linee di fuga prospettiche sono rivolte verso destra ma l'ombra scura in alto sulla sinistra forma un triangolo scuro che taglia la foto e ottiene il doppio risultato di bilanciare perfettamente le masse scure e chiare e di fermare le quattro figure nella parte centrale della foto, la linea verticale scura sul margine destro della foto blocca le linee prospettiche, ma blocca anche gli sguardi delle quattro persone, sono prigioniere di quell'istante, in quello spazio, tutto freddamente e magistralmente ripreso dall'occhio fotografico della Maier.
Dalla foto emana un senso di staticità, solitudine e abbandono malgrado siano inquadrate quattro persone, una foto che forse simboleggia la condizione delle persone nella grande metropoli che offre tante comodità ma rende le persone estranee le une alle altre, ognuna per sé; sono in attesa di una corriera o del destino? hanno una meta o vogliono solo andarsene lontano da lì, in un posto qualsiasi...? forse hanno capito che per loro non cambia niente da qualsiasi parte vadano...

E' una fotografia che con il suo senso di immobilità e solitudine ci porta  diritti a Saturno, il pianeta che con Urano governa l'Acquario, il pianeta che fa da sfogo all'opposizione Luna Urano, ma anche con due difficili quadrature a Venere e Nettuno...Tutto passa per me, sembra dire...qui comando io...io sono Kronos, il Dio del tempo e questo istante è mio...

Non deve sorprendere che le foto della Maier assomiglino al suo tema, dopotutto gli artisti non fanno altro nelle loro opere che parlare di se stessi, gli scrittori scrivono sempre di se stessi, i pittori dipingono sempre se stessi, i musicisti cantano sempre e solo se stessi, e i fotografi non fanno altro che fotografare se stessi qualsiasi soggetto ci sia poi nella foto, e se ciascuno è fatto come il suo tema natale allora nell'opera di ogni artista non può che essere raffigurato il tema natale, che la fotografa sia la Woodman o la Maier non cambia niente, cambia solo la disposizione dei pianeti nel cielo...

Troviamo dunque la fredda e pratica luna della Vergine, il Sole e Mercurio acquariani, e soprattutto Saturno che mette lo zampino in tutta la carta.
Se guardiamo infatti ai punti di sfogo delle opposizioni vedremo che esse hanno entrambe due pianeti, Marte e Saturno, uno e l'altro alternativamente come punto di sfogo che scioglie l'opposizione e come punto di sfogo che crea una tensione fortissima e problematica, e non esiste per il soggetto alcun modo per riuscire a sfuggire a Saturno in quanto ogni volta che viene coinvolto in transiti o direzioni un qualsiasi pianeta del tema ecco che gli aspetti riportano tutto a Saturno.
Dispiace non poter avere la domificazione del tema poichè sarebbe stato interessante vedere in quale casa si trova Plutone, che è senza aspetti principali, e può quindi regalare ad una sola casa tutta la sua profondità, la potenza e la energia psichica che possiede per simbologia astrologica...

Ad oggi, in soli 6 anni dalla scoperta della sua opera e la pubblicazione su internet delle prime foto, non si contano le mostre retrospettive, i dibattiti, i blog e le esposizioni che hanno portato Vivian Maier sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori, ma anche fatta conoscere al grande pubblico, che non pare mai averne abbastanza delle sue foto, è l'artista del momento, con le debite eccezioni, il MOMA di New York ha rifiutato di aprire una galleria con le sue foto in quanto non artista riconosciuta, non avendo mai pubblicato le sue opere mentre era in vita...preferisco non commentare...

Io invito coloro che sono stati così pazienti con me da seguirmi fino a queste ultime righe ad andare sui seguenti siti dove potranno guardarsi un centinaio di foto di Vivian Maier, almeno fin che rimarranno aperti, nessuno sa dove porterà la guerra tra avvocati in corso oggi sulla proprietà del nome di una delle più grandi fotografe dello scorso secolo.