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martedì 28 giugno 2011

Astrologia Oraria, la radicalità di una carta

William Lilly
Tra le tante, tantissime regole dell'oraria, la più sfuggente e meno compresa, quindi la meno seguita di tutte è sicuramente quella che definisce la radicalità di una carta.A questo proposito alcuni astrologi moderni, come John Frawley ad esempio, preferiscono saltarla a piè pari giudicandola come un retaggio di abitudini medioevali, altri come Anthony Louis consigliano l'uso del buon senso e se possono ci passano sopra senza troppi rimorsi, altri ancora infine, come Deborah Houlding, la considerano parola sacra e come tale non abrogabile senza giusto motivo...ma vediamo intanto di cosa stiamo parlando.

L'astrologo che deve rispondere ad una domanda usando le tecniche dell'astrologia oraria, stende una carta per l'ora e il luogo in cui si trova al momento in cui "comprende la domanda stessa" ma prima di iniziare l'esame della carta per dare il suo giudizio cioè la sua risposta, deve seguire quelle che Bonatti e Lilly chiamano "considerazioni prima del giudizio" e tra queste (ve ne sono più di una) c'è la definizione di carta radicale o non radicale in base alla congruità tra il pianeta governatore dell'ora (del momento cioè per cui è stata eretta la carta) e la carta stessa rappresentata dal segno ascendente.

Se Asc e governatore dell'ora vanno d'accordo la carta è considerata radicale, radicata cioè nella domanda, e quindi può essere letta e interpretata secondo le regole, se l'accordo non c'è allora la carta viene giudicata non radicale, non adatta all'interpretazione, come se il mancato accordo tra l'Ascendente e il momento scelto per erigere la carta stesse a significare che non non vi è sufficiente sintonia tra il richiedente con la sua domanda e l'astrologo con il suo tema di risposta, come se le stelle cioè si rifiutassero di collaborare facendo mancare la loro testimonianza di sincronicità, ciò che sta in alto non corrisponde più a ciò che sta in basso, manca cioè il collegamento tra cielo e terra.

Come si giudica l'accordo di cui sopra? esistono a questo proposito regole abbastanza dettagliate ma non coincidenti tra i vari autori antichi, chi ha fatto uno studio sull'argomento come la Houlding qui preferisce usare la formula allargata che tiene in considerazione il maggior numero di casi favorevoli alla radicalità.

Una carta di oraria si può quindi considerare radicale e atta alla interpretazione se viene soddisfatta almeno una delle seguenti condizioni:

1) il governatore dell'ora e il governatore dell'Asc sono lo stesso pianeta.
        (es. Luna governatore dell'ora con Ascendente della carta in Cancro)
2) il governatore dell'ora e il governatore dell'Asc sono della stessa Triplicità
        (es. Venere governatore dell'ora e Ascendente in Vergine di giorno)
3) il governatore dell'ora e il governatore dell'Asc sono in segni della stessa triplicità
        (es. Giove governatore dell'ora si trova in Gemelli con Asc in Leone e Sole in Bilancia)
4) il governatore dell'ora è dello stesso tipo "umorale" del segno in cui si trova.
        (es. Mercurio governatore dell'ora si trova in Capricorno, entrambi "freddi e secchi")

la regola 2) si spiega anche dicendo che il governatore dell'ora è il governatore della triplicità (in carta diurna o notturna o entrambe a seconda dei casi) a cui appartiene il segno all'Asc.

la regola 4) trova interpretazioni leggermente dissimili per la non perfetta coincidenza delle attribuzioni di umore ai pianeti e segni nella tradizione astrologica, si preferisce in genere attenersi alle indicazioni date da William Lilly nel suo Christian Astrology.

E adesso? come deve comportarsi l'astrologo che si trova davanti ad una carta non esattamente radicale? la risposta è sempre nelle mani o, meglio, nella testa dell'astrologo stesso che deve giudicare caso per caso se la carta dopo tutto mostra di avere un accordo con la domanda stessa oppure nò, ed è questa per molti autori, come anche per mè, la regola da seguire in questi casi.

Se la carta mostra di aderire alla domanda, ne riflette l'essenza, rispecchia il carattere o caratteristiche peculiari del consultante o della materia consultata allora andiamo pure avanti con l'interpretazione, tenendo però sempre presente che anche la mancata radicalità della carta secondo le antiche regole fa parte della risposta, e l'astrologo deve tenerne conto nel suo giudizio.
In che modo? questo non è possibile stabilirlo ed è più questione di sensibilità personale dell'astrologo che non di raccomandazioni o suggerimenti provenienti dai sacri testi dell'Arte, il concetto base è che qualcosa non è perfettamente in sintonia e per trovarla c'è da cercare tra i fattori che intervengono nel giudizio stesso, l'astrologo, il consultante, la domanda, la materia inquisita, o infine le altre persone o cose o eventi che sono abbastanza rilevanti da meritarsi un proprio significatore nel tema in oggetto.

Non mi resta quindi, in caso di carta oraria non radicale, che dare all'aspirante astrologo il consiglio di manzoniana memoria "adelante Pedro,....adelante con juicio";  avanti, avanti ma con cautela...

martedì 19 aprile 2011

Yuri Gagarin e il primo volo nello spazio.

Yuri Gagarin
Il 12 aprile 1961 alle ore 9:07 (ora di Mosca) dal cosmodromo di Bajconyr, nell'allora URSS oggi Kazakistan, veniva lanciato un razzo con una navicella ed un uomo a bordo destinato ad essere il primo uomo a lasciare la terra per compiervi un giro completo attorno, al di fuori dell'atmosfera terrestre, e poi ridiscendere.
Il volo durò poco meno di due ore, la velocità massima fu di 27400 km/h,  l'orbita percorsa ebbe un apogeo di 340 km da terra ed un perigeo di 175 km.

A distanza di cinquant'anni, dopo lo sbarco sulla Luna , gli Shuttles ecc. l'impresa dell'allora maggiore dell'areonautica Yuri (Ijurj) Alekseeviç Gagarin (Юрий Алексеевич Гагарин) non sembra più così eccezionale e il suo nome dice ben poco alla maggioranza delle persone, solo quelli di una certa età ricordano l'eco enorme che la notizia provocò in tutto il mondo, e le reazioni entusiaste o incredule e proccupate che suscitarono di quà e di là della cortina di ferro; erano quelli gli anni della guerra fredda.

Il tema per il momento del lancio può essere letto come un qualsiasi tema riguardante un evento ormai accaduto, per controllare la veridicità dei fatti e contemporaneamente per verificare le tecniche astrologiche.

Innanzitutto la scelta dei significatori: è vero che l'astrologia classica non fa menzione di navicelle spaziali, razzi vettori, paracaduti  e rientri nell'atmosfera ecc. ecc..ma è anche vero che usando le opportune similitudini potremo risalire facilmente ai significatori di oggetti sconosciuti all'astrologo di qualche secolo fa, del resto se lo stesso significatore una volta usato per il cocchio o la carrozza trainati da cavalli può oggi essere usato  per l'automobile, e il significatore dei lunghi viaggi per mare è tranquillamente impiegato per significare lunghi viaggi per aereo, ci sarà modo di dare un significatore anche agli attori e ai mezzi di questa epica impresa spaziale.

Il nome "navicella" che indica l'angusto veicolo in cui il temerario astronauta è rimasto rinchiuso durante il volo già dice chiaramente che dovremo considerarla come fosse una nave che solca gli oceani e dunque ci serviremo delle spiegazioni che William Lilly dà nel suo Christian Astrology (pag 157-165) a proposito delle domande poste per conoscere la sorte capitata ad una nave di cui non si ha notizia, come si possa cioè per mezzo dell'astrologia avere una idea abbastanza precisa dello stato di una nave, del suo equipaggio e dei beni trasportati.
Schema della navicella Vostok1
Come si può ben immaginare nel '600 i viaggi per mare non erano così facili e sicuri come quelli odierni, assomigliavano molto di più ai primi lanci spaziali russi e americani degli anni 60' e 70', con molti razzi persi e con loro anche molte ben più preziose vite umane.
La nave, in questo caso il Vostok 1 (Oriente 1)  questo era il nome della navicella, è rappresentata nel tema dalla Luna mentre il governatore della prima casa dovrebbe essere il significatore delle persone a bordo della nave, dato l'Asc in Cancro la Luna è chiamata in causa ben due volte, non ci si può sbagliare quindi su quanto stretto fosse il legame tra veicolo e l'equipaggio, come dire che la sorte dell'uno doveva essere per forza la sorte anche dell'altro.
Non deve stupire, se consideriamo l'importanza che aveva l'argomento "navigazione" nel passato, che gli astrologi del '600 impiegassero dei significatori supplementari sia per le diverse parti della Nave che per le persone dell'equipaggio, così da poter stabilire se e dove fossero i danni alla nave e la sorte toccata agli uomini, nel nostro caso il problema sta solo nel dare il giusto significato all'incarico del maggiore Gagarin in quel volo.
Lancio del Vostok 1

Il volo fu totalmente comandato da terra (più che un volo fu uno ...sparo nello spazio) e l'unico incarico dell'astronauta fu di controllare la strumentazione per segnalare eventuali anomalie e comandare la sua espulsione dal veicolo alla fine del rientro in modo da poter atterrare con il paracadute.
Fu un vero comandante della sua nave o solo un membro (l'unico) dell'equipaggio? Perchè , stando a Lilly, come comandante gli spetta come significatore il segno dell'Acquario, mentre come equipaggio gli tocca il Sagittario...ma direi che la definizione di membro dell'equipaggio mi sembra un pò troppo riduttiva vista la indubbia valenza dell'uomo e la portata dell'impresa, quindi opterò senza incertezze di alcun genere per l'Acquario.

Cominciamo con l'osservare che tutti i pianeti sono sopra l'orizzonte, segno considerato dagli antichi molto ma molto fausto, sinonimo di "tutto e tutti ancora a galla" cioè viaggio/volo senza che niente sia andato a fondo/sotto terra.

Luna significatrice della navicella è in 9a casa e non potrebbe essere in un luogo migliore essendo la casa dei lunghi viaggi, ed è vicina al MC cioè allo zenit, ed è allo Zenit, ma in 10a casa, anche il governatore della terza casa, Mercurio, qui preso come significatore secondario di veicoli e mezzi trasporto in genere, questo è un altro segnale che la navicella è arrivata con successo dove doveva arrivare cioè lassù, sopra la testa del resto del mondo.
La Luna significatrice di equipaggio e navicella è priva di dignità essenziali in quanto peregrina ma con buone dignità accidentali, è disposta da Giove pianeta benefico e governatore della sesta casa la casa dei servitori dello stato, le forze armate, in questo caso l'aereonautica militare.
Mercurio è sestile a Giove e quindi parimenti beneficato.

Il solo pianeta che sta vicino al suolo è Marte, che Marte sia all'Asc dalla 12a, non deve stupire più di tanto, il lancio è avvenuto con un razzo vettore che ha bruciato (marte) tonnellate di combustibile prima di essere sganciato e di precipitare al suolo e al rientro la stessa navicella è stata arroventata e bruciacchiata (marte) ben bene dall'attrito nell'atmosfera terrestre.
La capsula del Vostok 1 dopo l'atterraggio
Consideriamo poi il fatto che il pericolo di distruzione per surriscaldamento della navicella c'è stato veramente dato che, per un malfunzionamento, la capsula con il pilota prima di iniziare il rientro non aveva potuto effettuare la rotazione prevista per portare in avanti la parte appositamente progettata per resistere all'attraversamento dell'atmosfera. Non stupisce perciò che il segno che W.Lilly attribuisce al fondo della nave, cioè il Cancro, sia il segno in cui si trova Marte, il pianeta malefico che col fuoco ha trasformato in relitti non più riutilizzabili sia il vettore che la navicella e che Marte al Asc sempre secondo Lilly significhi gravi danni (alla prua) della nave così come Saturno in 7a (alla poppa).

Il capitano della missione spaziale, il maggiore Gagarin, è rappresentato come abbiamo visto dal segno dell'Acquario, Lilly insegna che per sapere della sorte del comandante si deve guardare se il segno che lo rappresenta è sotto influsso di pianeti malefici o benefici, in questo caso troviamo nel segno Giove pianeta benefico, peregrino ma con molte dignità accidentali, che garantisce una sorte fortunata per il nostro eroe, inoltre Giove è governatore della 10a casa (successo) e della 6a (forze armate).
Considerato che l'Acquario è anche il segno in cuspide di casa 8a (la morte) ecco un nuovo segnale su quanto Gagarin ci sia andato vicino, solo la presenza di Giove nel suo segno ha equilibrato le sorti, del resto Saturno, Signore del Capricorno e dell'Acquario e quindi governatore delle case 7a 8a è in dignità multipla per Signoria e Termini ed essendo in casa angolare è anche fornito di molte dignità accidentali, come insegnano gli antichi, quando un pianeta malefico ha grandi dignità può agire in modo benefico.

Come nota finale si può parlare della congiunzione dell'Asc con la stella Castore che è di natura mista Marte, Saturno e Venere e porta improvviso successo o fallimento, violenza e intrigo(imbroglio o trucco).
Abbiamo già visto la parte relativa al successo, alla violenza (danni) ma resterebbe il dubbio sul trucco.
Si può spiegare con il fatto che l'annuncio dato dalla Tass (l'agenzia sovietica di informazioni) parlava di rientro della navicella con il pilota a bordo mentre in effetti Yuri Gagarin si eiettò con il seggiolino fuori dalla navicella e scese per conto suo con il paracadute ben lontano dalla navicella; tutto questo per poter vedersi assegnato il record di primo volo nello spazio fatto da una navicella con pilota a bordo per tutto il viaggio e cioè dal lancio all'atterraggio, la verità saltò fuori solo in seguito.


giovedì 20 gennaio 2011

Le Cuspidi, queste sconosciute...

Capita spesso di trovare nelle discussioni sui forum astrologici riferimenti alle cuspidi dei segni e delle case, ma chi usa questo termine commette due errori abbastanza importanti, seppure senza rendersene conto.
Zodiaco di Dendera
Innanzitutto cuspide deriva dalla parola latina "cuspis, cuspidis" che significa: punta di lancia ed oggi i suoi significati principali sono: in architettura "cuspide di una chiesa in stile romanico o gotico, sta a indicare la parte alta e terminale della facciata, costituita da un triangolo  di solito ornato o forato, con un vertice in alto";  in armeria (così come già anticamente) "punta di lancia, di freccia"; in geometria "punto doppio di una curva piana, in cui la curvatura cambia direzione".
In astrologia la parola cuspide è usata per indicare il confine tra due segni zodiacali o tra due case, uso ormai divenuto talmente comune e accettato che sarebbe assolutamente inutile cercare di cambiarlo.
Ma vediamo perchè la parola cuspide viene usata in maniera impropria nei due casi, e precisamente quando si parla di segni zodiacali la cuspide tra due segni proprio non c'è e pertanto non bisognerebbe usarne il significato, si dovrebbe invece parlare a tutti gli effetti di "confine", quando si parla di case invece la cuspide c'è e dovrebbe essere usata come significato ma viene invece usato il significato di confine che con la cuspide non c'entra per nulla.... a volte gli astrologi moderni vanno in confusione con poco....

1) Cuspide nei Segni Zodiacali.

Qui si dovrebbe parlare sempre e solo di "confine, bordo, limite" non di cuspide, il primo grado di un segno non è più alto del trentesimo o viceversa, non ci sono punte o spigoli, c'è solo un confine, pertanto in questo caso si dovrebbe parlare semplicemente di uso improprio del termine da un punto di vista filologico, un uso però ormai invalso da secoli e quindi tanto vale tenerlo così com'è.

Tutto potrebbe finire qui, se non ci fosse l'abitudine da parte di molti astrologi moderni a classificare le persone nate con il sole cosidetto "in cuspide" nell'ultimo grado di un segno o nel primo grado di quello seguente come appartenenti ad una razza mista, così che una persona nata con il sole negli ultimi gradi del Cancro o nei primi gradi del Leone non sarebbe proprio del Cancro o del Leone ma avrebbe caratteristiche miste tra i due, una specie di Cancrone o di Leancro, quello che più vi piace...

Naturalmente tutto questo non è mai stato previsto e descritto dall'astrologia classica in uso fino agli inizi del XX° secolo, e ancora oggi, se Dio vuole, sono  un buon numero gli astrologi che considerano il sole totalmente in un segno fino all'ultimo minuto secondo, per cui se ad esempio il sole è al 29° 59' e 59'' del Cancro si parla di Cancro e basta.
In questo post l'analisi astrologica di un personaggio famoso nato, secondo alcuni sprovveduti, in cuspide e che dimostra quanto sbagliata, inutile e dannosa sia questa regola inventata dagli astrologi moderni..

Di solito i dubbi nascono quando si dà troppa importanza al Sole in un tema natale, sottovalutando invece l'importanza dei pianeti più interni e cioè Venere, Marte e sopratutto Mercurio, pianeti che sono sempre abbastanza vicini al sole e quindi possono trovarsi molto spesso nel segno adiacente.

Può capitare benissimo il caso di una persona con il sole all'ultimo grado della Vergine, con Mercurio più Marte e Venere in Bilancia e se ci aggiungiamo magari anche la Luna, ecco che in modo perfettamente logico e conforme alle regole dell'astrologia questa persona manifesterà un carattere misto Vergine e Bilancia, senza per questo dover scomodare improbabili influenze sul Sole da parte del segno contiguo.

La sudddivisione del cerchio zodiacale tra i 12 segni è assolutamente simbolica, non ha niente a che vedere con l'effettiva disposizione in cielo delle costellazioni omonime, ad ogni segno è stato assegnato un arco pari a 30° e su questi gradi esso esercita la sua influenza a prescindere se un pianeta vi è appena entrato  o si trova a metà del percorso.

Per ulteriori spiegazioni sull'argomento dei segni zodiacali e costellazioni qui trovate un post recente sulla differenza tra segni e costellazioni.

2) Cuspidi delle Case Astrologiche

Con la stessa logica usata più sopra anche l'uso del termine cuspide per indicare il confine tra due case astrologiche contigue potrebbe sembrare  improprio ma qui invece è necessario fare una piccola digressione sul significato del termine casa astrologica e sul suo uso, da cui si vedrà che il termine cuspide  è esattamente il termine più adatto a definire  quel punto situato sul circolo zodiacale di massima potenza simbolica ma che molti considerano sbagliando, come una separazione tra una casa e l'altra.

Le case astrologiche sono partizioni del cielo che servono per stabilire un collegamento tra la posizione  dei pianeti e un dato luogo sulla terra durante il loro moto nel cielo, chiamato moto primario per distinguerlo dal loro moto secondario o siderale (cioè il moto dei pianeti rispetto alla sfera delle stelle).
Attraverso questo collegamento le case sono state usate sin dal principio come significatrici di ciò che è terreno, relativo a ciò che accade al nativo sulla terra, creando quindi una netta distinzione tra ciò che è celeste (i segni) e ciò che è terrestre (le case).
Uno dei più grossi delitti commessi dai moderni praticanti dell'Arte Astrologica, nei riguardi proprio dell'Arte stessa, è il rimescolamento di tali proprietà, con lo scambio dei significati tra segni e case, ma questo è un altro discorso e ci tornerò sopra con un altro post.

All'inizio, più o meno 4000 anni fa, quando l'astrologia era astronomia e tutto si svolgeva osservando direttamente le stelle nel cielo, questo non era diviso in 12 case ma semplicemente in due parti rappresentanti il cielo sopra e sotto l'orizzonte, con i punti dove il sole tramontava e nasceva a fare da angoli principali del tema.
Il termine oroscopo definisce proprio l'ascendente, il segno che sorge all'orizzonte in un dato luogo.
In seguito venne ad aggiungersi un altro punto facile da vedere e calcolare, l'azimut e quindi con lui il Nadir, oggi il MC (Medium Coeli) e IC (Imum Coeli) e con questi due punti il cielo veniva diviso in quattro quarti.
Questa divisione aveva molto in comune con la pratiche di divinazione affidate alla lettura del fegato di animali sacri (epatoscopia), fegati che venivano divisi, dai sacerdoti addetti ai riti, in zone aventi un riferimento ai punti cardinali.

Seguì anche una divisione in otto che ebbe poca fortuna, la divisione in dodici poteva soddisfare molto meglio le necessità di abbinamento tra segni e case e tra case e pianeti, inoltre permetteva una migliore definizione e suddivisione degli eventi che caratterizzano la vita dell'uomo e che sarebbero diventati col tempo caratteristici di ogni casa.
Per molto tempo le case coincisero con i segni e si contavano considerando come prima casa il segno in cui cadeva l'ascendente, pratica ancora oggi usata da molti astrologi.
Non era una divisione così dettagliata come la suddivisione dei fegati di animale che poteva raggiungere le 16 parti ma ne era una evidente simulazione.

Sappiamo che già al tempo di Marco Manilio (4 d.c.) le dodici case  erano di uso comune e da qui in poi il problema fu solo il decidere quale sistema scegliere per suddividere i 360° passando dai quarti ai dodicesimi.

Volendo mettere l'uno sull'altro tutti i libri scritti sull'argomento del calcolo delle case, la cosìdetta domificazione, la pila sarebbe così alta che saremmo costretti a servirci di una scala da pompieri per arrivare a posare gli ultimi volumi, siccome la domificazione non è nemmeno il tema del post lascio che ognuno sia libero di pensare che il miglior sistema tra tutti è quello che sta usando in questo momento.

Il vero problema infatti non è calcolare dove cadono le cuspidi delle case ma è invece l'uso errato che se ne fà.

Il primo a menzionare la regola secondo la quale i pianeti devono essere considerati in una casa  anche se sono posizionati fino a cinque gradi in quella precedente è stato Tolomeo (180 D.C.), e da quì in poi, attraverso i secoli, le cose si sono talmente ingarbugliate e confuse, causa mancanza di testi, errori di trascrizione, difficoltà a tradurre gli originali, confusione nel capire le intenzioni di chi aveva scritto ecc. ecc. che tuttora nessun studioso di astrologia può dire di aver capito esattamente cosa ne pensasse Tolomeo, i suoi posteri e perchè la pensassero così.
Una cosa è però certa, a prescindere dal sistema di domificazione usato, tutti gli astrologi del passato (e moltissimi anche del presente) hanno sempre fatto cadere l'inizio di una casa circa 5 gradi prima della sua cuspide, ovviamente anche la fine della casa sarà circa 5 gradi prima della cuspide seguente.

Per le case intermedie non è poi un gran problema, ma se prendiamo in considerazione i quattro angoli della carta natale e specialmente l'Asc vedremo subito che seguire o meno questa regola è di importanza fondamentale.
Considerare in prima casa un Saturno situato ad esempio a 15° Bilancia con ASC a 19° Bilancia determina una differenza assolutamente non trascurabile nella lettura del tema, avere Saturno in 1a o 12a casa fa una enorme differenza per qualsiasi individuo.

In quanto alla pratica astrologica essa dice che le cose stanno proprio così, un pianeta influisce su una casa tanto più in maniera evidente quanto più vicino è alla sua cuspide, sia che la preceda o che la segua.

I lavori di Gauquelin a metà dello scorso secolo hanno dato una impronta matematica a ciò che gli astrologhi sapevano per esperienza personale, e cioè che più vicino ad un angolo è un pianeta e più forte è la sua influenza, sia che il pianeta segua la cuspide o la preceda.

La conseguenza più immediata di quanto esposto è che le cuspidi sono punti di attrazione e i pianeti acquistano importanza con la vicinanza alla cuspide.

Come in una stanza ricavata in soffitta e posta direttamente sotto al colmo (cioè la cuspide) del tetto  dove al centro si può stare in piedi mentre ai lati l'altezza ridotta del soffitto permette solo di stare seduti, così la cuspide di una casa astrologica segna il punto dove maggiore è la libertà del pianeta di manifestarsi, dove è in definitiva più a suo agio, più forte, mentre più lontano si trova dalla cuspide minore è la sua forza poichè maggiori sono le restrizioni.
Come aiuto per memorizzare quanto sopra, possiamo considerare la cuspide delle case come il luogo centro dell'azione, più lontani si è dalla cuspide più lontani si è dall'azione.

Per quanto precisi possano essere i metodi di domificazione oggi (e con i computer si possono avere precisioni inimmaginabili) le cuspidi delle case non sono dei confini tra le case, quindi in teoria non oltrepassabili, ma sono soltanto dei punti  vicino ai quali maggiore è la forza e quindi l'importanza di un pianeta per ciò che riguarda i simbolismi/significati della casa che inizia con quella cuspide.
Guido Bonatti

Quanti gradi si debbano considerare nella pratica come necessari perchè una cuspide possa, diciamo così, ricevere un pianeta entro i suoi confini non è cosa risolta nè si risolverà mai, le cuspidi sono dei punti "flottanti" e la loro determinazione esatta è importante solo nel calcolo delle direzioni primarie, in tutti gli altri casi in genere si considera valida la regola dei 5°, tenendo conto che le case angolari sono più forti delle succedenti e queste più delle cadenti.

Guido Bonatti (Guidus Bonatus) il più famoso astrologo Italiano del 1300 considerava 8° per le case angolari, 5° per le succedenti e 3° per quelle cadenti.
William Lilly nel 17° secolo seguiva la regola dei 5° ma con assoluta libertà di aumentare o diminuire questo arco a seconda di come gli... pareva.
Ciro Discepolo ai nostri giorni considera invece 3°-4° nelle sue interpretazioni delle Rivoluzioni Solari.

Il mio avviso è che non ha molta importanza quanti gradi si tengano, ma che è importante ricordarsi di considerare sempre questa regola nell'interpretazione di un cielo natale e trattare le cuspidi delle case proprio come cuspidi e cioè punti di massima forza e non come confini.

giovedì 23 dicembre 2010

Il Natale e l'astrologia e ...auguri dall'astrologo...

Ho letto alcuni giorni fa una breve notizia sul Natale che qui riporto, più che una notizia un fondo di magazzino, anche i giornali a volte finiscono gli argomenti seri e  tocca loro andare a prendere quelli messi da parte perchè troppo scemi, da pubblicare solo a Natale e Ferragosto.

Sembra appurato che Gesù non sia nato il 25 Dicembre.

Naturalmente la cosa è risaputa da sempre, fin da quell'anno 325 D.C. in cui l'imperatore Costantino proclamò il 25 dicembre giorno ufficiale della nascita del Cristo.
Non era stato fatto fare nessuno studio particolare in merito, non c'era niente nei Vangeli che facesse pensare a quella data, c'erano invece dei motivi di ordine pubblico che consigliavano di mettere un freno ad un evento particolare che veniva festeggiato in corrispondenza del solstizio d'inverno: era la festa chiamata inizialmente del "Sol Indiges" che le popolazioni primitive pre-romane (Sabini) davano per onorare il dio sole, e divenuta poi la festa di Saturno e infine , dal 217 D.C confluita nelle celebrazioni del "Natalis Sol Invictus" religione Mitraica portata a Roma dalla Persia da Aleogabalo.


Con la civiltà romana, che deve molto della sua cultura ai miti e alla religione della Grecia, il culto di Saturno o Cronos venne a sovrapporsi alla festa del Sol Indiges, inizialmente il 17 dicembre (14 giorni prima delle calende di gennaio) e poi, dopo la modifica del calendario Giuliano, dal 17 fino al 20, quindi di durata variabile a seconda di chi era al potere, fino a un massimo di 7 giorni con Caligola, erano i famosi giorni dei Saturnalia.

Saturno era festeggiato esattamente per gli stessi motivi del Dio Sole, la fine del periodo dei lavori nei campi (Saturno era il dio delle sementi e dei campi, sata=campi) e l'inizio dell'allungarsi delle giornate, inoltre Saturno era considerato il Dio protettore dell'Italia (Saturnia Tellus) e la festa a lui dedicata divenne ben presto un periodo di divertimento, banchetti, canti, balli, gioco e scommesse,  orge pubbliche in cui qualsiasi sacralità andava ben presto perduta. Ciò che resta di questa festa sono i riti del taglio dei rami con il falcetto di saturno che venivano poi offerti in regalo (rito preso dai Celti)  e i Sigillaria, i giorni in cui si regalavano delle statuette in terracotta che avevano preso il posto dei sacrifici umani dei primi tempi, venivano regalate anche candele e lucerne sempre per festeggiare il patto con il Dio sole che ritornava a dare la luce ai giorni facendoli diventare più lunghi.

Statuette di cotto (sigillaria)
 Da allora è rimasto ancora oggi  il costume di andare a far visita agli amici, di giocare a tombola, che è il gioco sacro del tempio di saturno, e allestire pranzi e cene ben più abbondanti di quelli di norma durante l'anno. L'altra parte dei festeggiamenti che è rimasta a tutt'oggi,   cambiando però di data, è quella che prevedeva la  scherzosa liberazione degli schiavi e servi, che per alcuni giorni facevano finta di essere i padroni di casa (senza mai esagerare però) invertendo i ruoli , e l'elezione di un Re della festa che organizzava e presiedeva a tutti i divertimenti del popolino, canti, danze, banchetti e altre manifestazioni di allegria, oggi spostati nei giorni di Carnevale.
 
 Con l'avvento del Cristianesimo una parte della popolazione a Roma cominciò a disertare i festeggiamenti per Saturno che però restavano e davano fastidio per la loro eccessiva paganità e licenziosità; dopo vari tentativi di abolire i Saturnalia che diedero luogo a vere e proprie rivolte del popolino, fu infine deciso di sostituire questa festa con una che obbligasse tutto il popolo, credente o meno a comportamenti più seri, e fu così che Saturno perse la sua festa e Gesù si trovò tutto di un colpo nato il 25 dicembre, mentre nel secolo precedente la chiesa aveva deciso di festeggiare la sua nascita il 6 gennaio, l'epifania.

Tutto sommato che Gesù sia nato il 25 dicembre, il 6 gennaio o il 25 agosto non cambia proprio niente per i fedeli cristiani, che sia una data simbolica, è sempre stato più o meno chiaro a tutti, ma resta il fatto che scegliere una data in cui precedentemente si festeggiava l'avvento del datore di luce (il Sole) per celebrare la nascita di colui che, secondo i cristiani, ha portato la luce (Io sono la Via , la Verità, la Luce) nel mondo, non sembra e non è certo casuale.

Del resto il giorno del solstizio d'inverno, per la sua pecularietà, è stato ed è ancora giorno di celebrazioni in moltissime parti del mondo, con i nomi più diversi.

Detto questo che c'entrano gli astrologhi con Natale e Gesù? C'entrano c'entrano...

Il solstizio d'inverno segna l'inizio dell'inverno e l'entrata del sole nel segno del Capricorno, Gesù quindi diventa automaticamente il rappresentante più importante ed illustre tra tutti coloro che sono nati in questo segno, solo che per gli astrologi la presenza di Gesù in questo segno è sempre stata fonte di problemi.

Gesù non ha proprio niente delle caratteristiche del segno.

 Mettiamoci intanto d'accordo su una cosa, fino all'inizio del secolo scorso, a cavallo quindi del 19mo e 20mo secolo, i segni zodiacali avevano delle definizioni molto sobrie, stringate, quasi rarefatte, in definitiva essenziali, niente a che vedere con le pagine e pagine di assurdità assortite che si leggono oggi su qualsiasi manuale di astrologia in vendita nelle librerie.

Se leggiamo cosa dice William Lilly nel 1647 circa il segno del Capricorno ce la caviamo con molto poco: "notturno, freddo, melanconico, terreno, femminile, quadrupede, cardinale, solistiziale", tutto qui, niente altro.

Non sembra proprio il segno adatto per farci nascere Nostro Signore, è vero che gli astrologi dell'antichità non giudicavano una persona dal segno in cui aveva il sole ma principalmente dall'Asc e dai segni in cui erano posti la Luna e Mercurio, ma è certo che in mancanza dell'ora di nascita anche il segno solare assumeva importanza e ai più restavano un pò indigeste quelle definizioni scarne sì ma egualmente stridenti col personaggio.

Agli astrologi dei nostri tempi però, con la loro mania di stabilire il carattere delle persone a partire dal segno solare, và molto, molto peggio, se prendete un qualsiasi manuale moderno di astrologia e andate a leggere le 20 o 30 pagine di definizioni del  Capricorno, con riferimenti che partono dalle mitologie assiro-babilonesi, indiane, egizie ecc. ecc. e poi cercate di farci stare la figura di Gesù...beh è un esercizio di equilibrismo piuttosto difficile da eseguire anche per il più esperto degli astrologi, diciamo che ci sta meglio Saturno.

Il fatto è che l'astrologia, per usare un eufemismo, non è mai stata molto ben vista dalla Chiesa, e così gli astrologi non sono mai stati tanto stupidi da mettersi contro la Chiesa di Roma dicendo che secondo la loro scienza non risultava proprio che Gesù fosse nato il 25 dicembre, meglio far finta di niente, al massimo, da secoli, ogni tanti anni qualche anima più coraggiosa e ingenua delle altre scrive un saggio in cui cerca di dimostrare che Nostro signore era nato in tutt'altra data e porta a sostegno della sua ipotesi uno speciale allineamento di pianeti, stellium e congiunzioni varie, aspetti notevoli ecc. ecc. ma senza che nessuna di queste proposte abbia mai un minimo di seguito.
Link a carta natale Gesù
Link2 a carta natale di Gesù
Link3 a carta natale di Gesù

Che sia la volta buona? finalmente liberati da quella figura così grande e  quindi scomoda che toglie, con la sua sola presenza nel segno del Capro di Mare (l'unico animale mitologico dello zodiaco) buona parte della sua credibilità  a tutta la scienza astrologica moderna?

Tutto sommato, come nato nel capricorno io direi che ...beh ....magari lasciamo passare ancora qualche anno eh! che ne dite? anzi facciamo così, lasciatelo pure stare Gesù qui da noi che, pare, ne abbiamo proprio bisogno, e ci fa piacere  pensare di avere qualcosa in comune con Lui,  e invece, se proprio si deve togliere qualcuno allora toglieteci Al Capone, visto che la sua appartenenza al segno del capricorno ci ha sempre disturbato non poco...!!

                     Intanto..... Auguri di buone feste a tutti!!!