Visualizzazione post con etichetta USA. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta USA. Mostra tutti i post

venerdì 19 ottobre 2012

Elezioni presidenziali americane, chi vincerà tra Obama e Romney?

La Casa Bianca
Con un pò di ritardo sul previsto riprendo a scrivere sul mio blog e per farmi perdonare dai lettori e cominciare bene la nuova serie di post ho scelto un argomento tra i più caldi in questo periodo, l'elezione Presidenziale di novembre  negli USA.
Naturalmente non ne parlerò dal mio punto di vista personale, credo che a nessuno possa interessare cosa il sottoscritto pensi di Obama o di Romney, nè intendo fare una analisi politica o sociologica o altro, su questo blog si fa sempre e solo astrologia.

Cominciamo col dire che gli astrologi di ogni paese vengono puntualmente chiamati in causa ad ogni elezione politica importante per avere una anticipazione sul risultato, anche se personalmente credo che il motivo sia ben più banale, ai giornalisti piace prendersi beffe degli astrologi e dell'astrologia.
C'è da dire che gli astrologi non fanno niente per contrastare questo andazzo e il motivo è presto detto, ad ogni elezione gli astrologi si dividono in più schiere ognuna con ben documentati motivi per dichiarare che vincerà il candidato A oppure B oppure C ecc.ecc. poi uno solo vince e quelli che non hanno indovinato devono tirar fuori le scuse più disparate per giustificare l'errore nel pronostico.
Per fortuna negli USA si vota in pratica solo per due candidati, anche se in verità vi sono degli outsiders senza il supporto dei due partiti maggiori, quindi gli astrologi si sono divisi in due schiere, quelli che predicono una vittoria di Obama e quelli che al contario predicono la vittoria del suo avversario Romney.
Obama e Romney salutano il pubblico prima del dibattito

Ma come mai non c'è una unanimità di consensi, non c'è una netta prevalenza di un candidato nelle previsioni almeno degli astrologi? ci sono almeno tre motivi per questa eterogeneità di giudizi, il primo è la voglia di far dire alle stelle ciò che dice il proprio cuore, non riuscire cioè a rimanere imparziali nel giudizio ...non è un comportamento molto professionale ma è umano...e spesso e volentieri è del tutto inconsapevole.

Il secondo motivo dipende dal fatto che ogni astrologo ha le sue tecniche preferite per fare questo tipo di prognostico e non se ne trovano due che usino gli stessi metodi.
Alcuni, e sono la maggioranza, usano i transiti e giudicano le probabilità di vittoria o sconfitta a seconda dei transiti favorevoli o sfavorevoli nel giorno delle elezioni visti sulle carte natali degli sfidanti, come sempre accade pesare i transiti è esercizio difficile e pieno di trabocchetti e non c'è da stupirsi se i risultati sono quelli che sono.
Non voglio nemmeno infierire troppo su questi astrologi che hanno solo la sfortuna di essere nati e cresciuti in un secolo che confonde l'astrologia segnosolare con  la vera astrologia e tende quindi a considerare i transiti come l'utensile più utile a disposizione dell'astrologo.
Per quanto possano essere utili i transiti essi non danno che una indicazione delle probabilità che un evento possa accadere, l'evento però non è detto che avvenga, si verificherà solo se altri metodi di previsione lo confermano e sopratutto se la carta natale lo descrive, presi da soli i transiti possono essere molto inaffidabili.

Un esempio? beh c'è un esempio che più calzante non si può; prima delle elezioni del 2004 al tempo in cui Bush era il presidente in carica e candidato per un secondo mandato, molti astrologi, anzi la stragrande maggioranza, furono portati sulla falsa strada da un bellissimo transito di Giove congiunto a Venere sul MC dello sfidante John Kerry...
 
Bush e Kerry si stringono la mano prima di un dibattito pubblico
 
Cosa può desiderare di meglio un cristiano qualsiasi che avere un contemporaneo transito di Giove e Venere sul proprio MC quando si tratta di una promozione o di nuova opportunità di carriera, un incarico pubblico importante, un premio ecc...eppure....eppure
Molti non si danno ancora pace per quello sbaglio, non pochi avevano cominciato a stappare bottiglie di champagne già in primavera...

Ma pazienza per quelli che usano i transiti, altri usano tecniche strane e poco conosciute che se hanno anche un qualche fondamento teorico non sono però mai state messe alla prova con degli studi appropriati dedicati alla previsione di elezioni presidenziali.
C'è chi usa le eclissi solari o lunari che avvengono nel periodo delle elezioni, chi usa fare una domanda di astrologia oraria chiedendosi chi vincerà, altri usano Venere come la stella che premia il candidato in carica o il suo sfidante a seconda se sorge o tramonta nel momento dell'apertura dei seggi.
Altri ancora usano complicatissime tecniche di astrologia ellenistica e chi più ne ha più ne metta.
Non scrivo certo questo post per denigrare chi applica le sue conoscenze astrologiche nel modo che ritiene più appropriato, ma qui entra in gioco il terzo motivo che spinge molti, anche i più provetti e attenti all'uso delle tecniche astrologiche, verso la previsione sbagliata, ed è la tentazione di indovinare sempre chi tra i candidati vincerà le elezioni invece di partire dalla situazione di default che nel nostro caso è la seguente: Barack Obama è il presidente in carica e quindi a meno che non succeda qualcosa di estremamente critico e negativo o che mostri un cambio di lavoro e di residenza, e che deve essere visibile senza possibilità di equivoci nelle dinamiche del suo tema natale, egli resta il presidente, punto e basta.

Come molti altri devo all'astrologo John Frawley, che l'ha resa pubblica per primo, l'avermi portato a seguire questa linea di lavoro che è la chiave di questo tipo di previsioni.
Non stiamo parlando di una corsa ciclistica o di marcia, dove gli atleti partono insieme e chi prima arriva ha vinto, non è di nessuna utilità andare  a vedere se l'avversario ha giove o venere o lo sputnik che passsa sopra il Mc o sopra giove di nascita o sopra l'ASC o sopra il giardino di casa sua il giorno delle elezioni....se il presidente in carica non lascia il suo posto lo sfidante non può diventare presidente, transiti o non transiti....eclissi o non eclissi...Rivoluzioni solari o lunari che siano...
 
Nel nostro caso, le elezioni presidenziali di secondo termine negli Stati Uniti, è il presidente in carica che resta al suo posto o lascia il suo posto, lo sfidante non c'entra (naturalmente sto parlando solo in via astrologica).
Come dice l'astrologo John Frawley facendo l'esempio della successione al trono di Inghilterra, è del tutto inutile andare a guardare le carte natali del principe Charles o di suo figlio William o di Harry ecc..ecc....fin che la Regina Elisabetta non muore o non abdica il trono è suo a dispetto di tutte le condizioni astrologiche, transiti o rivoluzioni o direzioni ecc. ecc. anche le più favorevoli, che possono intanto verificarsi nelle carte natali dei pretendenti al trono....vedi Kerry.
Pertanto è solo andando a guardare la carta del presidente in carica che si può vedere cosa succederà; per i più curiosi diciamo che le stelle di Barak Obama non mostrano nel periodo interessato niente che faccia prevedere un cambio di lavoro o di residenza, quindi....
In caso qualcuno abbia il prurito di guardarsi la carta di Barack Obama eccola qui sotto.

Barack Obama
 
Se provate a dare una occhiata su internet troverete centinaia di siti astrologici con predizioni sull'esito delle elezioni presidenziali negli USA e non c'è che l'imbarazzo della scelta, però tra le tante sono stato particolarmente attratto dalla tecnica usata dall'astrologa americana Nina Griphon per la previsione riportata sul suo blog, e siccome mi è sembrata una cosa fatta bene ne voglio parlare qui sul mio blog .

Perchè questa previsione e non altre dunque? perchè Nina Griphon si è presa la briga di fare una ricerca, uno studio sulle elezioni negli USA degli ultimi 130 anni, da quando cioè, con le elezioni del 1880, la procedura per l'elezione del presidente è stata codificata rimanendo inalterata da allora fino ad oggi.
Ciò permette, tra le altre cose, di fare una comparazione sistematica tra i risultati delle elezioni ottenute con sistemi di previsione astrologici ed i risultati effettivi ottenuti al termine delle votazioni.
Il sistema usato da Nina Griphon è molto semplice e i miei lettori lo hanno già trovato su questo blog utilizzato per altri fini, ed è il sistema dell'ingresso del Sole in Ariete all'equinozio di primavera.

Come i miei lettori già sapranno il momento in cui il sole entra nel segno zodiacale dell'Ariete è l'inizio dell'anno astrologico, il punto zero dello zodiaco tropico, erigere la carta per il momento in cui il sole entra in ariete nella località in cui sorge la capitale di una nazione o stato significa poter dare uno sguardo a ciò che l'anno nuovo (astrologico) porterà di buono o cattivo a quella nazione.

Nina Griphon ha verificato che se nell'anno delle elezioni presidenziali, al momento dell'ingresso del sole nel segno dell'ariete sul cielo di Washington, il governatore della 10a casa (il partito e governo in carica) è meglio piazzato astrologicamente del governatore della 4a casa (la casa che si oppone alla 10a quindi il partito all'opposizione) allora il governo in carica resta al suo posto e viceversa.
L'esito del voto non è visto quindi come una scelta tra due sfidanti ma tra i due partiti che si contendono la supremazia nel paese.

Il giorno delle elezioni è sempre il martedì che segue il primo lunedì di Novembre negli anni divisibili per 4 e quindi quest'anno le votazioni si apriranno alle ora 06:00 (non dappertutto, le ore di apertura seggi sono molto variabili da stato a stato) di martedì 6 Novembre 2012.
L'ingresso in ariete su Washington è avvenuto quest'anno il 20 Marzo alle 01:15 EDT (05:15 GMT) e la carta qui sotto rappresenta il cielo in quel momento.
 
ingresso ariete Usa 2012

Come potete vedere il MC è all'ultimo grado della Vergine , ancora soli 9' e sarebbe passato in Bilancia, allo stesso modo l'IC è all'ultimo grado dei Pesci e la carta già in questo è abbastanza particolare.
Ma la sua particolarità più grande è quella di essere quasi la fotocopia della carta dell'ingresso in ariete del 1880 quando si ebbero le elezioni a novembre tra lo sfidante reppublicano James Garfield rappresentante del partito in carica e lo sfidante democratico generale Winfield Scott Hancock.
Le votazioni diedero un risultato molto vicino alla parità con il vincitore, il repubblicano Garfield che ottenne solo 2000 voti (sì, avete letto bene solo 2000 voti) in più dell'avversario, e riuscì a mantenere la più alta carica in mano al partito repubblicano. diventando il 20mo presidente nella storia degli USA.
Qui sotto la carta dell'ingresso in ariete del marzo 1880, come si può notare non solo MC e IC sono nell'ultimo grado del segno, ma sono negli stessi segni, Vergine e Pesci, dell'ingresso in ariete di quest'anno.
Le similarità però non finiscono qui dato che il significatore del governo/partito in carica e cioè il governatore della 10a casa,  Mercurio, in entrambe le carte è retrogrado.

ingresso ariete Usa 1880

Io guardo alla forza o debolezza dei pianeti in maniera diversa dalla Griphon e tengo inoltre in considerazione quanto detto da Frawley riguardo alla situazione di partenza, cioè di default, per cui se il significatore del presidente e partito in carica è anche solo alla pari con quello dello sfidante la vittoria va a chi già occupa il posto di presidente.
 
Diciamo brevemente che in ambedue le carte Mercurio è meglio dignificato essenzialmente di Giove, mentre Giove è meglio dignificato accidentalmente.
Mercurio pur essendo peregrino in Scorpione è in mutua ricezione con Marte che a sua volta è peregrino in Vergine (in Gemelli invece nella carta del 1880), quindi i due pianeti si scambiano le dignità essendo ciascuno nel segno governato dall'altro.
Giove d'altro canto è peregrino nella carta di quest'anno mentre è in signoria nella carta del 1880, nonostante ciò Mercurio ha più dignità essenziali in quanto è situato anche nei suoi termini.

La carte ci stanno dicendo qualcosa circa la legittimità a governare (dignità essenziale) e la capacità di governare (dignità accidentale), in entrambi i casi viene delineato un governo legittimo debole e una opposizione forte.
Ciò si è senz'altro verificato per il governo di Rutheford Hayes, 19mo presidente, ancora in carica al momento dell'ingresso del sole in ariete nel 1880, eletto quattro anni prima nel 1876 solo dopo l'accettazione da parte del partito democratico della controversa decisione di una commissione elettorale straordinaria di attribuire al presidente un margine di 20 contestatissimi voti sul suo avversario, il margine più piccolo di sempre nelle elezioni americane, accettazione data solo dietro promessa del candidato Hayes di non ricandidarsi per un secondo mandato.
Per tutto il suo mandato il presidente agì con la consapevolezza di occupare quella poltrona solo per un compromesso tra i due  maggiori partiti e sapendo di aver promesso di non ricandidarsi.
Anche il presidente entrante, Garflield, non riuscì ad esercitare il suo potere che per pochi mesi, vittima di un attentato solo quattro mesi dopo l'entrata in carica, il più breve mandato presidenziale di sempre nella storia degli stati uniti..

In quanto ad oggi abbiamo un presidente, Barack Obama, in minoranza in parlamento e quindi incapace di portare avanti le sue riforme come vorrebbe, cosa poi succederà dopo le elezioni di novembre è difficile da dire, potrà essere l'oggetto di un post successivo, ma quel mercurio retrogrado fa pensare innazitutto a problemi di conteggio dei voti, forse brogli elettrali (ricordate le elezioni vinte da Bush contro Al Gore?), non impossibile un ritardo nella nomina del vincitore, e in ogni caso una maggioranza risicata e poca libertà di manovra per il presidente eletto.

Se consideriamo che il presidente Garflield potè insediarsi alla Casa Bianca solo nel marzo del 1881, ben quattro mesi dopo le elezioni, a cusa di problemi nell'attribuzione della maggioranza dei voti dopo lo spoglio delle schede, possiamo ipotizzare anche per queste elezioni un qualche intoppo nella macchina elettorale americana con ricorsi e controricorsi, un pò come per le elezioni del 2004 quando George Bush fu dichiarato vincitore contro Al Gore dopo giorni di annunci e controannuci, conteggi e controconteggi, con l'aiuto, così si racconta e si dice senza troppe reticenze, di un pò di trucchi al limite della legalità...e c'è ancor qualcuno che affila i coltelli covando vendetta.

Questo è ciò che penso sul tema delle elezioni presidenziali in america, ma siccome tutti i poll danno al momento vincente Romney e io sono un tipo a cui piace prepararsi in tempo (se nò che astrologo sarei....) adesso vado a preparare in anticipo delle belle e convincenti scuse nel caso il vincitore alla fine sia Romney...